Siracusa. Agenti penitenziari in piazza: "A Cavadonna non si può più lavorare"

 Siracusa. Agenti penitenziari in piazza: "A Cavadonna non si può più lavorare"

A distanza di un mese esatto sono tornati in piazza. Gli agenti della polizia penitenziaria in servizio alla Casa Circondariale di Cavadonna aderenti all’Ugl continuano a rivendicare il diritto a turni non massacranti, alla sicurezza e, più in generale, a condizioni di lavoro accettabili. Il 14 marzo scorso avevano manifestato davanti al carcere di Siracusa. Questa mattina hanno scelto, invece, piazza Archimede, davanti alla sede della prefettura. Da un mese a questa parte non è cambiato nulla, nonostante anche i dirigenti nazionali della sigla si siano impegnati in prima persona. La ragione di malcontento è legata alla presunta mancanza di sicurezza all’interno della struttura carceraria per via della carenza di organico.Secondo quanto spiega il dirigente sindacale, Nello Bongiovanni, a Cavadonna ogni agente deve garantire la sicurezza in 3 piani, quando ogni piano ospita un centinaio di detenuti. I turni vengono definiti massacranti, con anche 7 notti consecutive e nessuna prospettiva di miglioramento della situazione. Chiesto l’intervento diretto del prefetto, Giuseppe Castaldo.

 

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