Augusta. Giochi di guerra con unità navali a propulsione nucleare, "non entrino in porto"

La base navale di Augusta tornerà ad essere utilizzata dalle unità navali impegnate nelle manovre militari dell’esercitazione Dynamic Manta. Appuntamento annuale che vede protagoniste le forze armate di una decina di Paesi aderenti al Patto Atlantico (Nato). La mega simulazione di guerra marittima svolta dalla Nato nel Mediterraneo, vede in campo Italia, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Spagna, Grecia, Germania e Turchia sotto la regia del Comando Marittimo Alleato (MARCOM) di Northwood (Londra).
Augusta e Sigonella basi logistiche per Dynamic Manta, con 5 mila militari impiegati e una trentina di mezzi tra pattugliatori, elicotteri, unità navali di superficie e sottomarini convenzionali ed a propulsione nucleare.
Proprio per la presenza di unità nucleari (lo scorso anno l’Uss New Mexico approdò al pontile Nato di Augusta), i comitati No Muos e No Sigonella minacciano azioni di protesta. Giovedì 9 marzo previsto alle 10 un presidio davanti alla Prefettura di Siracusa, in piazza Archimede. Nel pomeriggio, alle 17.30, conferenza ad Augusta a Palazzo San Biagio.
Il portavoce Gianmcaro Catalano lamenta “l’assenza di un piano prefettizio di emergenza nucleare esterna, aggiornato ed esteso al pubblico, così come impone dal 1995 la legislazione nazionale di recepimento delle direttive europee in materia di radioprotezione”.
I Comuni di Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa – su direttiva della Prefettura – tra l’estate e l’autunno scorsi, hanno predisposto dei piani particolareggiati di emergenza nucleare che, eccetto il Comune di Siracusa, sono stati pubblicati con apposite delibere di giunta. “Un’iniziativa che desta notevoli perplessità, in quanto i piani particolareggiati di emergenza dovrebbero seguire, e non anticipare, la predisposizione della parte generale e dei lineamenti della pianificazione che compongono il piano d’emergenza di competenza prefettizia. E ciò perché sono i prefetti, non i Comuni, gli enti in possesso dei presupposti tecnici del piano, contenuti in un Rapporto Tecnico redatto dalla Marina militare, soggetto a classifica di segretezza e accompagnato da una Relazione critica riassuntiva dell’Istituto di protezione ambientale (ISPRA) del Ministero dell’Ambiente”, dice ancora Catalano.
Su questa vicenda sarebbero in corso indagini da parte della Procura di Siracusa, dopo l’esposto dei No Muos e di Peacelink del maggio dello scorso anno. Nessuna notizia sullo stato di avanzamento della pianificazione d’emergenza. “Quest’ultima avrebbe lo scopo di garantire specifiche condizioni di sicurezza delle popolazioni limitrofe all’area portuale di Augusta, preparando un’adeguata risposta di protezione civile per l’ipotesi d’incidente che abbia a coinvolgere una nave militare alimentata da reattori atomici”, illustra Catalano.
Rinnovata la richiesta del divieto di accesso e sosta di unità navali a propulsione nucleare nelle acque territoriali e nel porto di Augusta