Augusta. La vittoria di Assoporto che imbarazza Roma e Palermo: le motivazioni del Cga

Come anticipato da SiracusaOggi.it, il Cga di Palermo ha accolto la sospensiva avanzata da Assoporto Augusta verso il decreto Delrio che istituiva la sede dell’Autorità Portuale di Sistema per la Sicilia orientale a Catania. Note adesso le motivazioni: “l’appello presenta sufficienti elementi di ‘fumus boni juris’ soprattutto con riferimento alle critiche volte a valorizzare taluni vizi procedurali e l’esecuzione della sentenza produrrebbe all’associazione che si è appellata un pregiudizio attuale grave e (sotto alcuni profili) irreparabile”.
Il decreto, ricorderete, aveva individuato per due anni quale sede dell’Autorità di sistema del mare di Sicilia orientale il porto di Catania e non Augusta, unico porto core della Sicilia orientale.
Molte le polemiche attorno all’atto ministeriale, pubblicato peraltro con un clamoroso ritardo solo lo scorso 7 luglio, lo stesso giorno in cui è stata emanata l’ordinanza del Cga ed è stato impugnato perchè ritenuto illegittimo sia per vizi propri che in via derivata, essendo illegittimi gli atti presupposti costituiti.
Ad illustrare i dettagli del provvedimento del Consiglio di giustizia amministrativa è la presidente di Assoporto Augusta, Marina Noè. “Ci sono stati in questi mesi atti di arroganza e di prepotenza istituzionale. Ci è sfiorato il sospetto che tra i motivi di questa manovra del trasferimento della sede ci fosse anche quello di far rientrare Catania nelle reti Ten- T, se pure comprensive, cioè di secondo livello e non certamente core, così come qualcuno ha erroneamente affermato. Soddisfatti per l’ordinanza, per nulla scontata, che ha dichiarato valide le nostre ragioni. Ritorniamo a chiedere con forza, innanzitutto al presidente Crocetta, e poi al ministro Delrio, di ritirare i propri provvedimenti per evitare il penoso e imbarazzante ricorso al Tar. Crocetta prenda atto delle numerose richieste, arrivate anche dalla politica, di fare un passo indietro, ritirando le sue due lettere che hanno portato alla firma del decreto, dimostrando così’ che l’intelligenza di un uomo può anche misurasi con la capacità di cambiare idea. In caso contrario, forti della vittoria al Cga, andremo al processo di merito, pronti a sostenere con nuove e più recenti informazioni le nostre informazioni”.
Pronti a dare battaglia sono anche gli avvocati Giovanni Randazzo, Marco De Benedictis e Gaetano Spitaleri
“In attesa degli ulteriori sviluppi relativi alla sede chiediamo con forza al presidente Annunziata di concentrare e focalizzare tutta l’attenzione sull’elaborazione di un piano triennale delle opere pubbliche unitario, – ha proseguito Marina Noè – con progetti di sviluppo per Augusta e Catania che tengano conto delle più volte dichiarate diversità di territorio, portando sin da subito esclusivamente il traffico commerciale ad Augusta e crocieristico-diportistico a Catania. Ognuno svolga la propria parte, ora ciò che importa è il lavoro, l’occupazione per i giovani, un disegno strategico di sviluppo per i prossimi cinquanta anni”.