Augusta. Latte contaminato da diossine, il sindaco dispone l'abbattimento di 24 mucche

Latte di mucca “contaminato” ad Augusta. Il sindaco, Cettina Di Pietro ha disposto l’abbattimento degli animali. Si tratta di 24 bovini allevati nel territorio augustano. Nel loro latte sarebbero state riscontrate quantità di diossine e policlorobifenili in quantità superiori al limite consentito. L’ordinanza è stata firmata nei giorni scorsi. Sul caso interviene Legambiente, che ricorda, attraverso Enzo Parisi, che di diossine si è parlato nel corso della recente manifestazione del 9 aprile davanti all’impianto di incenerimento Gespi di Punta Cugno, organizzato dal Movimento 5 Stelle. Nel 2013 all’impianto è stata contestata l’emissione di diossine oltre i limiti di legge. “Non ci si è chiesto per quale ragione e per colpa di chi le povere mucche sono contaminate e verranno soppresse-entra nel merito l’esponente di Legambiente- Nessuno si è ricordato che altri casi di inquinamento da diossine si sono già verificati (vedi Enel Tifeo) e che, purtroppo, la contaminazione da diossine di diverse porzioni dei suoli (e dei sedimenti marini) della zona è 20 volte oltre il limite, così come riporta l’ormai dimenticato Accordo di Programma per le Bonifiche del 2008.Ci auguriamo che nel prossimo futuro ci saranno altre occasioni per affrontare seriamente e serenamente queste questioni”. Parte, inoltre, una richiesta, indirizzata proprio al sindaco Di Pietro. E’ quella di rendere note e segnalare le zone in cui questi bovinihanno pascolato, “così da evitare che altri ruminanti lo facciano o che vi si coltivino ortaggi destinati ovviamente alle nostre tavole”. Un input è indirizzato anche alle “autorità sanitarie, perchè intensifichino la vigilanza sugli allevamenti e sulle possibili fonti di contaminazione”. Ma Legambiente chiede anche che gli animali non siano uccisi. “Piuttosto- spiegano Enzo Parisi e Luigi Solarino di Decontaminazione Sicilia- ci si rivolga alle associazioni animaliste perchè queste povere mucche, innocenti, anziché essere macellate e incenerite, vengano condotte in aree sorvegliate dove finire in pace i loro giorni”.