Bonifiche, Zappulla chiede una commissione d'inchiesta

zona industrialeL’istituzione di una commissione d’inchiesta tecnica per verificare “origini e responsabilità” della stasi che riguarda l’avvio delle bonifiche nella zona industriale di Siracusa. La chiede al ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando il parlamentare Pippo Zappulla del Pd. Il deputato del Partito democratico ha inviato ad Orlando e al presidente della Regione, Rosario Crocetta una lettera aperta con cui individua tre filoni di intervento che, secondo lui, dovrebbero essere seguiti in questa fase. “Intanto quello del risanamento e della bonifica dei danni e dei profondi guasti prodotti al territorio- elenca Zappulla- il secondo riguarda gli investimenti importanti che devono essere realizzati dalle grandi industrie presenti nel territorio in grado di elevare la sicurezza degli impianti e di eliminare l’impatto negativo sull’ambiente con prodotti sempre più di qualità e competitivi, il terzo – conclude l’esponente del Pd – è quello di rafforzare il quadro normativo sulle sostanze da monitorare e sulla capacità di realizzare i giusti controlli pubblici”. Poi Zappulla si rivolge alle committenti presenti nell’area industriale siracusana.” Per evitare il processo di deindustrializzazione e l’idea malsana che per impedire l’inquinamento l’unica soluzione è quella di chiudere le industrie- ritiene il parlamentare di maggioranza- c’è solo un modo: la loro responsabilità al servizio del territorio, manutenzioni ordinarie e straordinarie adeguate, informazioni puntuali alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali e sociali, uno sviluppo industria ecosostenibile. Non tutte le Industrie operano in tal modo e non sempre questo avviene e sta avvenendo”. Zappulla si rivolge, poi, in maniera particolare “ai dirigenti dell’Isab e a tutti gli altri: io che non sono un anti industrialista, io che continuo a sostenere che bisogna lavorare per rendere compatibile l’industria con la salute e la sicurezza non accetto ricatti sull’occupazione, scambi salute –lavoro non sono né accettabili né proponibili. Esistono le tecnologie per interviene sulle cause- conclude il deputato – dunque si investa ancora di più sugli impianti, si renda meglio l’industria al servizio della qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori”.