Calcio, Lega Pro. Il Siracusa e l'ufficio stampa, botta e risposta società-Ussi/Assostampa

 Calcio, Lega Pro. Il Siracusa e l'ufficio stampa, botta e risposta società-Ussi/Assostampa

“Sorpresa” per tutto baillamme attorno all’ufficio stampa del Siracusa. Viene espressa proprio dalla società azzurra. “Il contratto dell’addetto stampa Lino Russo, come quello di tutti i tesserati dell’ultima stagione, è scaduto il 30 giugno 2016. La posizione del responsabile dell’ufficio stampa sarà vagliata dopo l’imminente insediamento dal nuovo direttore generale della società. A dar conto alle indiscrezioni, il Siracusa avrebbe già un nuovo responsabile dell’Ufficio stampa, circostanza che non risponde al vero, oltre a qualche dozzina di nuovi giocatori, altra circostanza non vera”, si legge nella presa di posizione del sodalizio del presidente Cutrufo.
Stilettata, poi, anche per il sindacato dei giornalisti sportivi. “E’ facile capire dunque come appaia quanto meno prematura la presa di posizione del presidente provinciale dell’Ussi che si è affrettato a esprimere solidarietà al signor Russo pur in presenza di una non notizia”.
Non tarda la risposta dell’Ussi. Poche righe per ribadire pochissimi ed essenziali concetti. “Non è sorprendente, come si legge nella nota, che il sig. Russo comunichi di aver appreso da un’emittente locale che non ricoprirà l’incarico di responsabile dell’ufficio stampa, appare discutibile come lo stesso collega abbia più volte tentato di contattare, senza ottenere risposta, i vertici societari per ottenere notizie sulla sua posizione”, chiarisce il sindacato. “In virtù del rispetto reciproco mai venuto meno in decenni di calcio tra la categoria dei giornalisti sportivi e le varie società succedutesi, invitiamo il presidente del Siracusa Calcio a far stemperare i toni riportando nell’alveo della correttezza l’attività di comunicazione della società che guida. Certi di leggere al più presto il nome di un collega giornalista, come previsto dalla legge, in calce ai comunicati stampa del Siracusa Calcio, riteniamo chiuso lo stucchevole scambio epistolare e ci scusiamo con i colleghi costretti a occuparsi di queste non notizie”.

 

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