Calcio. Siracusa sconfitto dallo Scordia, 1-2: esordio amaro per la squadra di casa

Esordio amaro per il Siracusa. La prima di campionato non rappresenta di certo un’iniezione di ottimismo per la squadra di mister Anastasi e per i tifosi azzurri. Il Città di Scordia si conferma un avversario particolarmente difficile. A inizio gara le premesse sembrava ci fossero tutte per gli aretusei, che in campo la facevano da padrone. Alla fine, però, il risultato non premia l’entusiasmo dei mille e 200 spettatori circa che sostenevano la squadra di casa. Il Siracusa sfiora il vantaggio al 2′. Etnei vicini alla capitolazione anche al 20′ quando Mascara direttamente su punizione ha chiamato agli straordinari Billè. Lo stesso capitano azzurro ha sfiorato il gol di testa al 43′. Palla di poco a lato. Nella ripresa succede di tutto. Al 49′ lo Scordia si fa vedere per la prima volta dalle parti di Pandolfo e passa in vantaggio con l’ex Diop che approfitta di una mischia in area e realizza. Al 50′ viene espulso l’attaccante ospite De Luca. Passano appena cento secondi e Grasso gli fa compagnia negli spogliatoi. Squadre in dieci. Ma il Siracusa non ci sta e si tuffa in attacco. Al 57′ giunge il meritato pareggio. Spata prova ad anticipare Contino ma insacca nella propria porta beffando Billè. Al 59′ per poco gli azzurri non completano la rimonta. Arena da fuori coglie l’incrocio dei pali. Ancora questione di centimetri. I rossoblu colpiscono in contropiede approfittando della velocità di Ousmane che cade in area per un contatto con Pandolfo. Per il signor Cusumano di Caltanissetta è rigore. Dal dischetto Lunetto non sbaglia e riporta avanti i suoi. Mister Anastasi non ci sta e le prova tutte. In campo vanno anche Contino e Petrullo. Il Siracusa chiuderà il match con in campo i neo entrati più Mascara, Panatteri e D’Agosta. All’81’ Mascara per poco non trova il 2 a 2. Con un gran tiro al volo scheggia il palo alla sinistra di Billè. Le occasioni fioccano ma lo Scordia rintanato nella propria area resiste. E al 90′ il signor Cusumano non vede un’evidente fallo da rigore ai danni di D’Agosta.