Canicattini abbraccia Tony, scampato al terremoto di Amatrice: "non lo lasceremo solo"

 Canicattini abbraccia Tony, scampato al terremoto di Amatrice: "non lo lasceremo solo"

E’ tornato nella “sua” Canicattini Tony Di Giacomo. Il panettiere, “scampato” al terremoto che ha colpito il centro Italia, è stato accolto da una piccola folla di amici e parenti. Ad attenderlo c’era anche il sindaco, Paolo Amenta.
“Hai superato questa battaglia come un vero guerriero”, c’è scritto sullo striscione preparato per l’occasione. Tony lo legge e sorride mentre scende dall’auto che lo ha riportato a casa, aiutandosi con una stampella. La gamba è ingessata, una frattura causata dalle macerie e dai detriti che nella drammatica notte della scossa lo hanno travolto e bloccato. E’ rimasto intrappolato fino alle 7 di quel mattino, quando sono arrivati i soccorritori.
Adesso dovrà ricominciare da capo. Lavoro, casa. “Non ti lasceremo solo”, sussurra il sindaco mentre Tony si stringe alla moglie e alla figlia e tutto attorno scorrono lacrime. “Mi ha salvato un miracolo”, racconta a quanti gli chiedono di quella notte quando “ho visto la morte con gli occhi”.
Adesso è il tempo del riposo e della tranquillità.

 

Potrebbe interessarti