Chi ha ucciso Tony Drago? La Procura di Roma e quella strana inerzia: "chiederò avocazione delle indagini"

 Chi ha ucciso Tony Drago? La Procura di Roma e quella strana inerzia: "chiederò avocazione delle indagini"

C’è una strana e sospetta inerzia tutt’attorno al caso della morte di Tony Drago. Il giovane militare siracusano, trovato senza vita in caserma a Roma nel luglio del 2014, fu ucciso. Lo sostengono anche le conclusioni dei periti nominati dal Gip della Procura della Capitale. Ma ad un mese da quella importante svolta giudiziaria, tutto tace.
Nessun avviso di conclusione indagini, nessuna richiesta di archiviazione. Nicchia la Procura romana. “Inspiegabile”, commenta amaro l’avvocato Dario Riccioli, difensore della famiglia del caporale siracusano. Nessuna nuova iscrizione nel registro degli indagati, nonostante la domanda principale rimanga chi ha ucciso Tony Drago? Niente nuove indagini e peraltro delle nuove adesso, dopo la scadenza dei termini, sarebbero inutilizzabili.
“Vorrà dire che avanzerò istanza al Procuratore Generale di avocazione delle indagini preliminari per mancato esercizio dell’azione penale”, anticipa Dario Riccioli. Che la prossima settimana presenterà al pm una denuncia per omicidio volontario a carico di ignoti e al contempo istanza di chiusura indagini a carico dei militari già indagati (sono in 8, ndr). “Basta delitti di Stato dentro le caserme, basta con omicidi impuniti. Non diventi questo un nuovo caso Scieri”, il monito del coraggioso legale.

 

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