Chimici e metalmeccanici siracusani alla manifestazione di Gela. "Solidarietà in una partita a scacchi pericolosa per il futuro di tutti"

Sono circa 250 i lavoratori del petrolchimico siracusano che oggi sfilano a Gela, a difesa della raffineria. Una manifestazione dai numeri importanti che vede in piazza anche cittadini e rappresentanti delle istituzioni, non solo della provincia di Caltanissetta. A guidare la delegazione partita da Siracusa ci sono i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Una presenza che non è solo solidarietà ma anche preoccupazione per le sorti dell’industria in Sicilia. I metalmeccanici e i chimici partiti dal siracusano temono che un caso “Gela” possa presto toccare anche il triangolo Priolo-Augusta-Melilli. “Siamo tutti nelle stesse condizioni”, dice Paolo Sanzaro (Cisl). “C’è fame di lavoro nelle nostre città e invece assistiamo a dismissioni e licenziamenti graduali. Oggi tocca a Gela ma domani può essere la volta di Milazzo e poi Priolo. A questo gioco a scacchi diciamo no. Il nostro territorio ha dato tanto alle aziende industriali che non possono pensare di uscire di scena così”.