Congresso Pd, Spataro: "Coltraro dica con chi sta"

“L’appoggio all’area dei renziani come occasione di cambiamento rispetto ai canoni a cui per decenni i partiti ci hanno abituato” . Il coordinatore del Megafono, Carmelo Spataro va dritto al punto nella nota con cui integra, ma in realtà mettendo legna sul fuoco,  le dichiarazioni dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, del deputato regionale, Giambattista Coltraro e del coordinatore provinciale,  Alberto Lupo in risposta alla lettera di dissenso dei giovani del Megafono di Noto nei confronti del presidente della Regione, Rosario Crocetta.  “Quelle di quel gruppo di giovani- ribadisce Spataro- non sono opinioni del Megafono, né corrispondono alla linea politica del movimento”, ma su questo aspetto Spataro si sofferma poco,più interessato a chiedere chiarezza sulle intenzioni dei singoli esponenti del movimento di Crocetta in vista del congresso provinciale del Partito Democratico, previsto per la fine di questo mese.
La corsa alla guida del partito vede due candidature: Carmen Castelluccio, sostenuta dall’area Dem e dagli ex bersaniani e Liddo Schiavo, voluto dai renziani e da una parte del Megafono. “La tensione interna al movimento – secondo l’ex consigliere provinciale-  è certamente alimentata dalla prossima competizione congressuale. Il movimento  ha assunto, in provincia di Siracusa, in coerenza con la posizione regionale, la decisione di sostenere all’interno della competizione congressuale, le candidature espresse dall’area Renzi”.  Premessa alla quale Spataro  fa seguire un invito chiaro, rivolto al parlamentare regionale di riferimento, Coltraro, che secondo l’ex consigliere provinciale  “dovrebbe assumere una posizione chiara,  come hanno già fatto numerosi rappresentanti istituzionali, consiglieri comunali e amministratori”. Dire subito da che parte si sta, per l’ex assessore provinciale , “è indispensabile, al fine di evitare facili strumentalizzazioni che non contribuirebbero – conclude Spataro – alla chiarezza che ci ha sempre contraddistinto”.