Siracusa. Fognatura Borgata, lavori di nuovo fermi: "Non ci pagano"

 Siracusa. Fognatura Borgata, lavori di nuovo fermi: "Non ci pagano"

Senza stipendio da agosto, decidono di incrociare le braccia i lavoratori della Precon Srl, l’impresa che svolge i lavori di completamento della rete fognaria alla Borgata. Alza la voce la Feneal Uil, attraverso le parole del suo rappresentante Alessandro Gionfriddo. “Sinora solo colloqui, promesse, acconti – racconta l’esponente sindacale- Fino a tre giorni fa, quando i quindici operai della ditta che sta eseguendo l’opera alla Borgata, hanno deciso di fermarsi. Uno stato di agitazione vero e proprio, che vuole essere un monito all’azienda inadempiente”. Alla base della decisione dei lavoratori, il mancato rispetto degli accordi da parte della ditta. “Più volte- prosegue Gionfriddo- abbiamo sollecitato l’impresa ad adempiere ai propri doveri nei confronti dei dipendenti. Da agosto, però, la situazione non è cambiata e a farne le spese sono le nostre famiglie. Molti dei lavoratori impegnati negli interventi alla Borgata provengono da altri comuni del territorio: Solarino, Sortino, Carlentini e ogni giorno devono far fronte anche ai costi di benzina per raggiungere il posto di lavoro”. Solo qualche acconto, in base a quanto spiega il rappresentante sindacale, da tre mesi a questa parte. Troppo poco per sostenere le spese legate alla normale gestione della propria vita. Alla protesta aderiscono anche i lavoratori aderenti alla Fillea Cgil. “Vorremmo evitare disagi nel quartiere -conclude il rappresentante della Uil -Ci rendiamo coto che interrompendo i lavori si creano disservizi alla viabilità, ma se non intraprendiamo questo tipo di azione, non potremo tutelare i nostri diritti. I lavoratori chiedono un confronto con la ditta e annunciano che non riprenderanno l’attività se non arriveranno garanzie sul saldo degli arretrati vantati. I lavori erano ripartiti alla fine di settembre, al termine di un lungo e complesso iter burocratico e tecnico. L’opera pubblica è stata appaltata, infatti, nel 2004 alla ATI Precon di Priolo per 9,8 milioni di euro. I lavori sono partiti nel 2009 per essere sospesi nel 2012, nelle more della stesura di una perizia di variante e di assestamento, necessaria per via dei notevoli rinvenimenti archeologici e per l’esigenza di progettare anche la centrale di sollevamento dei reflui in Piazza Euripide. Secondo le previsioni gli interventi dovrebbero essere ultimati entro la fine del mese. La protesta degli edili potrebbe, però, comportare degli slittamenti

 

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