Floridia. Coperti i manifesti della fiaccolata per Nuccio Sortino con altri "politici": il caso

 Floridia. Coperti i manifesti della fiaccolata per Nuccio Sortino con altri "politici": il caso

Rischia di trasformarsi in un boomerang politico la mossa dei consiglieri comunali che sono tornati ad attaccare il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino. Niente di scandaloso, tutto legittimo in una democrazia che si rispetti. E non scandalizza che la battaglia si combatta anche a colpi di manifesti.
Solo che quanto avvenuto rischia di diventare in un “incidente” diplomatico. I fatti. Il 3 ottobre il sindaco aveva fatto affiggere anche sulle due bacheche in piazza il manifesto che ricorda l’appuntamento del 9 ottobre, una fiaccolata in memoria di Nuccio Sortino, il panettiere di Floridia ucciso da tre balordi, ad un mese esatto dalla tragedia. Appuntamento alle 20 in via Roma, dopo la messa, per poi raggiungere proprio il panificio Sortino.
Ma dopo 24 ore quei due manifesti sarebbero stati coperti da quelli “politici”, con la diatriba accesa e in corso sul bilancio di previsione.
Scalorino parla di “offesa alla memoria di Sortino” e annuncia di voler informare i carabinieri dell’accaduto. Dal canto suo, il consigliere Salvo Burgio, primo firmatario del documento affisso, si mostra sorpreso. “Non affiggiamo noi i manifesti. Li abbiamo consegnati all’ufficio preposto e loro hanno proceduto. Il resto mi sembra veramente strumentale”. Di certo i consiglieri non volevano mancare di rispetto alla memoria di Sortino e verso un fatto di cronaca che ha colpito l’opinione pubblica, non solo floridiana. I manifesti della fiaccolata torneranno comunque presto anche nelle bacheche della piazza. Il sindaco di Floridia, però, non molla. E mostra la richiesta dei consiglieri, protocollata al Comune, dove si legge come l’affissione (esentasse) avviene attraverso mezzi propri dei proponenti anche “nelle bacheche comunali poste in piazza del Popolo e piazza Umberto, così come già avvenuto per i manifesti del Partito Democratico”.
Rimangono visibili quelli appesi alla vetrina del panificio della famiglia Sortino (sorpresa da quanto accaduto, ndr), in chiesa e sulla bacheca del Comune.

 

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