Siracusa. Gli arresti dopo l'attentato incendiario a Garozzo: le reazioni della politica

 Siracusa. Gli arresti dopo l'attentato incendiario a Garozzo: le reazioni della politica

Ancora reazioni dopo l’operazione Prometeo dei carabinieri, che hanno arrestato i presunti responsabili dell’atto incendiario ai danni dell’auto del sindaco, Giancarlo Garozzo. Il suo attuale vice, Francesco Italia, in corsa per la guida della città inizia con i complimenti alle forze dell’ordine per il lavoro svolto, “sia sulle varie intimidazioni verificatesi nel nostro territorio sia nella celerità delle indagini che hanno portato all’individuazione ed all’arresto degli autori dell’increscioso attentato incendiario ai danni del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Un atto da condannare -prosegue Italia- come da condannare sono le molteplici dichiarazioni di “solidarietà”, tristemente espresse sui social anche da alcuni candidati di liste che corrono alle prossime elezioni. Nessuna solidarietà verso chi ha prima minacciato e poi incendiato l’autovettura del Sindaco Garozzo. Qualsiasi atto intimidatorio come qualsiasi atto di violenza é sempre ed assolutamente da condannare> – conclude il candidato a Sindaco, Francesco Italia.
“Nel rinnovare la solidarietà a Giancarlo Garozzo e nel complimentarmi con l’Arma dei Carabinieri per l’arresto dei presunti mandanti del grave atto intimidatorio a danno del sindaco, ritengo che questa vicenda ci dia elementi ulteriori per rilanciare l’allarme legalità e “nuove mafie” in questa campagna elettorale”, lo ha detto il candidato sindaco per #siracusaoltre2018 Fabio Granata. Che ha aggiunto: “Vorrei capire se tra gli arrestati, che l’autorità giudiziaria ci dice essere posteggiatori abusivi, ci fossero elementi interessati a cooperative promosse in piena campagna elettorale da qualche forza politica o da qualche candidato a sindaco. Sarebbe straordinariamente grave”.
“Esprimo grande soddisfazione per l’operazione dei Carabinieri di Siracusa che ha portato all’individuazione dei presunti responsabili dell’attentato incendiario che distrusse l’auto del Sindaco Garozzo”. Così Giovanni Randazzo, candidato sindaco della lista Lealtà e Condivisione X Siracusa. “Gli episodi criminali che negli ultimi mesi hanno colpito la nostra città e le minacce e le intimidazioni che hanno dovuto subire il Sindaco e l’assessore alla mobilità del Comune di Siracusa, sono fatti gravissimi che non possono essere tollerati”. “Un plauso dunque ai Carabinieri che hanno assicurato alla giustizia i posteggiatori abusivi presunti responsabili del rogo e delle minacce”. “Una vittoria della legalità e di tutti i soggetti ed i cittadini che lottano ogni giorno contro qualsiasi tipo di deriva criminale”.
Soddisfazione viene espressa anche da parte di Ezechia Paolo Reale. «Da pochi giorni avevo rivolto un invito alle istituzioni preposte affinché alzassero la guardia su una serie di intimidazioni -premette il candidato alla guida della città- che si erano verificate in città a partire dalla scorsa estate e che davano il senso del pericolo al quale la città è esposta. Apprendo, quindi, con soddisfazione che recenti indagini hanno portato all’individuazione ed all’arresto degli autori dell’odioso attentato incendiario subito dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo al quale rinnovo la mia solidarietà. Vedo con sgomento e preoccupazione che si tratterebbe, fermo restando il rispetto del principio della presunzione di innocenza che nella mia cultura accompagna ogni indagine giudiziaria, di soggetti legati al mondo del parcheggio abusivo. Nel ricordare come Progetto Siracusa sia stata la prima formazione politica a sollevare con forza il tema della necessità di una reazione contro tale illegale fenomeno, mi amareggia personalmente come, ancora una volta, il disagio economico e sociale si sia trasformato in inaccettabile violenza. Continuo a credere che, se non vogliamo che Siracusa divenga ostaggio di criminali, alla fermissima ed intransigente condanna di qualsiasi forma di violenza e di illegalità devono essere al più presto aggiunte speranze ed azioni concrete che consentano a fasce sociali sempre più disperate e lontane dalla comunità di non essere trascinate da un sempre più ampio circuito illegale e di essere recuperate alle regole della società».
Ezechia Paolo Reale conclude: «Serve al più presto un meccanismo di inclusione sociale nel mondo del lavoro con il quale si dia respiro ad un numero sempre maggiore di soggetti poveri e deboli che delle attività illegali sono rimasti prigionieri.
Ascoltare il disagio, respingere con fermezza la risposta violenta ed illegale, ed offrire i giusti e corretti percorsi di dignità sociale è l’enorme compito che si troverà davanti il nuovo sindaco».
Fabio Moschella si congratula “con i Carabinieri i e la magistratura per l’operazione . Colgo l’occasione -prosegue il candidato sindaco- per ribadire che la convivenza civile e lo sviluppo ordinato della vita economica della città di Siracusa passa attraverso il rispetto delle regole , sia nelle concessioni di servizi pubblici ( come il caso della gestione dei parcheggi ) sia in ogni aspetto delle attività imprenditoriali, fra privati come che fra questi le le istituzioni pubbliche.La chiarezza in tal senso nei programmi amministrativi verso trasparenza e rigore nel rispetto delle normative di legge . E’ quindi dovere di ogni amministratore, non solo in sede di proposta elettorale ma nella concreta gestione della cosa pubblica. Sia i programmi che l’azione amministrativa, come l’impegno concreto di ogni uomo delle istituzioni rappresentano il reale contrasto alla piccola come alla grande criminalità. La nostra azione amministrativa chiamerà al contrasto della criminalità tutti coloro che saranno impegnati nella amministrazione e nella politica, partendo dalla trasparenza della azione pubblica”.

 

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