Lauretta. Fiaccolata a Canicattini, centinaia in corteo. L'autopsia: 16 coltellate

“Prima di giudicare la mia vita, metti le mie scarpe. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Cadi dove io sono caduta ma soprattutto prova a rialzarti come ho fatto io”. Lo scriveva Lauretta Petrolito sulla sua bacheca facebook. E quel messaggio, stampato su di uno striscione accanto ad una foto sorridente della sfortunata 20enne, ha aperto il dolente corteo voluto dalle amiche e dai parenti della ragazza uccisa per mano del suo ex compagno, reo confesso. In centinaia hanno sfilato fino alla chiesa Madre di Canicattini. Palloncini rossi e fiaccole in processione, insieme a lacrime ed accuse a bassa voce. Ci sono le associazioni antiviolenza, ci sono tante donne e tanti uomini arrivati da ogni parte dalla provincia. I bambini. E poi i giornalisti, catapultati dalla tragedia nel piccolo centro siracusano.
Sul marciapiede, fiori e lumini per Lauretta.
L’autopsia, conclusa in serata, riscontra almeno sedici coltellate inferte alla ragazza. Fendenti al cuore, ad un polmone, all’intestino. Solo ulteriori esami permetteranno di stabilire se Laura รจ stata gettata nel pozzo agonizzante ma ancora viva. Domani, in tribunale a Siracusa, udienza di convalida di Paolo Cugno, in stato di fermo dopo aver confessato l’omicidio. La famiglia del ragazzo si sarebbe allontanata da Canicattini su consiglio delle forze dell’ordine.