Lukoil non lascia Priolo, garanzie ai sindacati: previsti interventi di adeguamento ma non nuovi impianti

Lukoil non lascerà il territorio ma non ha in programma investimenti importanti per realizzare nuovi impianti. L’adeguamento dell’esistente sarà portato a termine secondo i tempi dettati dalla Procura. In estrema sintesi è questo quanto comunicato dai vertici del colosso industriale ai segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec Siracusa, D’Aquila, Tripoli e Bottaro nel corso di un incontro che è servito per conoscere il piano industriale e per discutere di progetti futuri. I rappresentanti delle sigle sindacali hanno espresso, al termine del confronto con il direttore generale Durov, una parziale soddisfazione. Sospiro di sollievo per le preoccupazioni che erano emerse nei mesi scorsi circa la presunta intenzione di Lukoil di dismettere. Meno soddisfacente, per i sindacati, la comunicazione secondo cui grandi e importanti investimenti per realizzare nuovi impianti non sono nei programmi dell’azienda. “La presentazione del piano industriale di Isab alla presenza dei massimi vertici aziendali è servita a conoscere i progetti aziendali per l’anno 2018, il direttore generale Durov ha illustrato gli investimenti e gli interventi manutentivi che serviranno a migliorare la competitività della raffineria-  scrivono i sindacati –  L’azienda ha ribadito che, in uno scenario del settore così variabile, non ha in cantiere investimenti rilevanti per costruzioni di nuovi impianti, ribadendo una forte volontà di consolidare e migliorare l’esistente, poiché non intende abbandonare il territorio, e che i lavori di adeguamento sono in linea con i tempi previsti dalla Procura”. D’Aquila, Tripoli e Bottaro esprimono soddisfazione per la volontà espressa da Lukoil di consolidare l’aspetto produttivo e di rendere migliore l’esistente anche con il riavvio di impianti fermati in passato. I sindacati ribadiscono, tuttavia, l’importanza di inserire nuovi impianti di produzione per ammodernare la raffineria, anche nella prospettiva di “reggere la sfida internazionale”.