Melilli. Nuovo carico di polverino in discarica nottetempo, rabbia degli ambientalisti

Schiumano rabbia le associazioni ambientaliste siracusane. Non si interrompe il flusso di polverino dall’Ilva di Taranto alla discarica Cisma di Melilli. Il nuovo carico del rifiuto – classificato come “non pericoloso” – è arrivato a metà settimana al porto di Catania e da lì in discarica, trasportato da diversi camion, cinque per l’esattezza.
Gli ambientalisti parlano di “nuovo carico di veleni” e tornano a chiedere al ministro Galletti una politica diversa nella gestione del polverino d’altoforno e “il blocco immediato dell’importazione in Sicilia degli scarti industriali dell’Ilva, nell’attesa
di ridiscutere e ricercare delle modalità più sostenibili e, soprattutto, più trasparenti per risolvere il problema del corretto smaltimento di questo genere di rifiuti”.
Intanto, nottetempo, continua il movimento del polverino dal porto di Catania alla discarica di Melilli. “Come se nulla fosse, perché di nulla deve restare traccia. Tutto, in un attimo, sarà seppellito in un enorme buco. Nella terra e nella carne di un triangolo della morte, mentre i suoi abitanti dormono”, scrive Gianmarco Catalano, giornalista e attivista ambientale.