Melilli. Tensione alle stelle: atti intimidatori, minacce e registrazioni. Il sindaco: "Chi accusa, faccia i nomi"

Piena solidarietà a Daniel Amato, vittima di un duplice atto intimidatorio, da parte del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. “Sono profondamente indignato per quanto accaduto – dice il primo cittadino melillese – e, poiché, lo stesso nelle sue dichiarazioni, lascia chiaramente intendere di avere precisi sospetti su qualcuno, lo invito oggi stesso a riferire i nomi agli organi inquirenti al fine di permettere una rapida definizione della vicenda, fare chiarezza e riportare la serenità. Analogamente – aggiunge Carta – esprimo solidarietà e preoccupazione per l’intimidazione nei confronti del cognato dell’assessore Giuseppe Militti, al quale è stata recapitata una testa di coniglio con due cartucce da fucile in bocca”.
In questi giorni il clima si è surriscaldato a causa delle notizie apparse sui social relative con una registrazione audio che coinvolge un dirigente del Comune di Melilli, D’Orazio. “Sulla vicenda – dice Carta – posso solo confermare quanto già dichiarato dallo stesso funzionario, ovvero di non avere mai avuto alcuna interlocuzione con lo stesso né prima né durante la campagna elettorale. Ho appreso solo dalle sue dichiarazioni che lo stesso mi ha votato e lo ringrazio per la stima dimostrata. Ho preso atto- continua Carta- della richiesta avanzata dal signor D’Orazio di autosospendersi da dirigente al fine di potersi serenamente dedicare alla vicenda e svolgere con il suo legale i necessari approfondimenti del caso. Con la sospensione di D’Orazio- continua Carta- si impone all’ordine del giorno con priorità la riorganizzazione dell’ufficio, quantomeno fino al suo rientro, attività per la quale mi sono immediatamente attivato. Sono fermamente convinto che sulla vicenda gli organi inquirenti, sui quali ho sempre riposto piena fiducia, stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso e che per rispetto del loro operato sarebbe opportuno attendere gli esiti delle predette verifiche e ridurre i toni riportandoli ad un livello civile”.