Neapolis, gioiello da 5 milioni l'anno: Siracusa litiga per la gestione, Palermo incassa

 Neapolis, gioiello da 5 milioni l'anno: Siracusa litiga per la gestione, Palermo incassa

La condizione di incuria in cui versano alcune zone del parco archeologico della Neapolis fa litigare la politica siracusana. Da una parte la pungolatura dei consiglieri comunali Sorbello e Vinci che hanno sollecitato l’amministrazione comunale (pur se l’area archeologica dipende da Palermo) affinchè avviasse ogni iniziativa e presso qualunque ente (soprintendenza, Regione, etc) per catalizzare le giuste attenzioni sul gioiello siracusano. Lo scorso anno sono stati altre 570.000 i visitatori per un incasso che ha sfiorato i 5 milioni di euro. Soldi che vanno ai beni Culturali regionali con un ritardo minimo per Siracusa. Peraltro bloccato dal 2014 perchè il 30% che spetterebbe al Comune è oggetto di contenzioso dopo la segnalazione degli uffici regionali secondo cui Palazzo Vermexio non avrebbe speso i soldi in maniera consona alla convenzione siglata e pertanto i rubinetti sono stati chiusi.
“Non abbiamo mai lesinato sul tema forti critiche al governo regionale, fino ad arrivare alla richiesta di fine luglio 2017 di commissariare l’assessorato Regionale per manifesta incapacità di gestione”, replica ai due consiglieri l’assessore al Turismo, Italia. “Il danno subito dalla nostra città per il degrado in cui la Regione lascia il parco della Neapolis, per la chiusura del Castello Eurialo e degli altri siti definiti minori come il tempio di Giove o il Ginnasio Romano è evidente e incalcolabile. Ma a cosa dobbiamo la sortita dei consiglieri nei confronti dell’amministrazione? Semplice strabismo o fumo negli occhi di chi legge distrattamente i titoli di giornale? Spero proprio di no, perché sarebbe sintomo di un pessimo tentativo di attirare attenzione in sfregio al rispetto che si deve ai cittadini siracusani”.
Sorbello appare sorpreso dalla veemenza nella risposta dell’assessore. “Abbiamo sollecitato l’intervento dell’amministrazione comunale sull’inaccettabile degrado dell’area archeologica della Neapolis e sulla prolungata chiusura del Castello Maniace non per alimentare polemiche ma proprio per evitare che su questo incredibile stato di fatto, che si protrae da mesi e che danneggia fortemente l’immagine e l’economia siracusana, possa prevalere una silente, amara rassegnazione”, constata il consigliere comunale. “Siamo indignati nel vedere come la situazione della Neapolis stia purtroppo peggiorando. Siamo sempre disponibili a tutte le azioni concrete, nei confronti di qualsiasi ente (governo regionale, nazionale, istituzioni varie) che non ha capito come la nostra realtà locale non possa essere considerata una provincia babba. E chiederemo sulla gestione dei beni culturali la convocazione di un Consiglio comunale aperto ai nuovi deputati regionali”.

 

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