Pachino. I dipendenti del Gruppo Fortunato "adottati" dal Consorzio Igp: evitato il licenziamento

 Pachino. I dipendenti del Gruppo Fortunato "adottati" dal Consorzio Igp: evitato il licenziamento

Per far ripartire la storica azienda Fortunato srl, gravemente colpita da un attentato incendiario, si mobilita l’intero Consorzio Pomodoro Igp di Pachino. Il cda ha deciso di assumere tutte le iniziative necessarie per “garantire la conservazione del posto di lavoro ai dipendenti del Gruppo Fortunato e consentire all’azienda di rispettare gli impegni assunti nei confronti della clientela”.
Innanzitutto – in attesa che vengano ripristinati i locali e le strutture danneggiate – i lavoratori del “Gruppo Fortunato” verranno presi in carico dalle varie aziende socie del Consorzio, che unanimemente hanno dichiarato la loro immediata disponibilità. Così oltre a consentire il rispetto degli impegni assunti nei confronti della clientela, verrà garantita la conservazione del posto di lavoro agli oltre cento dipendenti che, diversamente, avrebbero rischiato il licenziamento.
Una iniziativa solidale che vale come segnale concreto di aiuto all’azienda, ai suoi dipendenti e all’intera comunità pachinese. “Colpendo i fratelli Fortunato – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Salvatore Lentinello – è stata colpita una intera economia e un territorio onesto e laborioso che non merita un simile affronto”.
L’incendio che ha seriamente danneggiato lo stabilimento dell’azienda si è sviluppato nella notte tra il 21 e il 22 marzo scorso. Forte e unanime la condanna di quanto accaduto. “Un vile atto, di chiara origine dolosa, a danno di un’azienda storica del comprensorio pachinese fondata nel 1928 e da quattro generazioni sul mercato”, il messaggio del Consorzio.
“Una risposta forte e coesa da parte del tessuto imprenditoriale locale”, ha sintetizzato il direttore del Consorzio, Salvatore Chiaramida. Il direttivo del Consorzio è già al lavoro su altri progetti ed azioni che puntano al coinvolgimento di tutta la comunità pachinese ed in primis degli enti e delle istituzioni pubbliche, chiamate a dare un forte segnale di legalità e di sostegno concreto”.

 

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