Pachino. La Corte Costituzionale da ragione al Consorzio Igp e blocca l'istituzione delle Riserve dei Pantani

 Pachino. La Corte Costituzionale da ragione al Consorzio Igp e blocca l'istituzione delle Riserve dei Pantani

La Corte Costituzionale, alla fine, ha dato ragione al Consorzio del Igp Pachino. L’opposizione alla legge regionale che istituiva le Riserve dei Pantani nella Sicilia sud-orientale era fondata. E con il deposito della sentenza numero 212 è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale di quella normativa siciliana.
La vicenda prende le mosse nel 2011 quando, in seguito al decreto istitutivo delle riserve dei pantani della Sicilia sud orientale, il Consorzio propose ricorso al Tar di Catania contro il divieto  -previsto all’interno del Regolamento di Attuazione – di installare nuove serre. Il tribunale amministrativo ha poi investito della vicenda la Consulta che ha ritenuto fondate le motivazioni addotte dal Consorzio di Tutela del Pomodorino di Pachino. In estrema sintesi, incostituzionale è stata giudicata la mancata assicurazione ai Comuni della possibilità di far valere sul piano del procedimento di istituzione  “i molteplici interessi delle relative comunità”.
Esulta il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato. “La sentenza dimostra come l’azione che abbiamo portato avanti in questi anni sia fondata e ragionata e soprattutto in difesa del territorio”.  Il direttore Salvatore Chiarimida, si sofferma sul ruolo del Consorzio “a difesa dei tanti produttori che operano nel comprensorio delimitato e delle loro famiglie che vivono da sempre e solo di agricoltura. Il Consorzio non è contro l’istituzione delle riserve per partito preso. Ma contro il modo barbaro di prendere decisioni dall’alto senza tenere conto in alcun modo dei legittimi interessi di tanti produttori e delle loro famiglie che comunque già da anni applicano delle tecniche a basso impatto ambientale rispettose del territorio in cui operano”.
 
 

 

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