Portopalo. Incendio per fare un parcheggio: "Indizi insussistenti"

 Portopalo. Incendio per fare un parcheggio: "Indizi insussistenti"

Rese note oggi le motivazioni per cui il Collegio penale del Tribunale di Siracusa, presieduto dal magistrato Alessandra Gigli, ha annullato il provvedimento di sequestro di documenti, emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa,lo scorso settembre, a danno di Claudio Aprile. A renderlo noto è il difensore dell’indagato, l’avvocato Giuseppe Gurrieri.La vicenda risale allo scorso luglio, quando agenti del commissariato di Pachino, di ritorno da un servizio di accompagnamento di turisti presso un lido balneare, sequestrarono una serie di documenti al trentenne di Portopalo, proprietario di un parcheggio in contrada Guardiani , a ridosso di alcune strutture balneari, ritenendo che contenessero delle irregolarità, legate anche ad un presunto incendio causato per realizzare il parcheggio. Indagato anche un noto professionista che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato complice di Aprile. I documenti sequestrati non sono stati ritenuti “sufficienti ad integrare il fumus boni iuris posto alla base del sequestro disposto dal pubblico ministero”. In altre parole, si parla di insussistenza degli indizi. Gurrieri è pronto a sollecitare nuovamente alla Procura l’archiviazione del procedimento.

 

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