Priolo. Dopo l'incendio che ha distrutto tutto, il B64 rinasce. Tricomi: "Non mollo, ho accanto le persone perbene"

L’evento di Pasquetta si è comunque fatto. Una storia di solidarietà, di una comunità che si stringe intorno alla vittima di un atto intimidatorio serio. Luca Tricomi è il proprietario del lido B 64 di Marina di Priolo. Lo stabililmento è andato a fuoco alcune notti fa, pochi giorni prima dell’iniziativa che aveva studiato per garantire ai giovani priolesi, ma anche alle famiglie, un Lunedì dell’Angelo diverso, con musica, sport, il mare davanti, il divertimento. Poi lo sconforto. Della struttura non è rimasto praticamente nulla. Va abbattuta e ricostruita. Il primo pensiero di Tricomi, 35 anni e grandi progetti in testa, era stato quello di mollare tutto. Poi l’energia, la forza che il territorio, gli amici, ma non soltanto, hanno saputo dargli. L’evento di ieri è andato benissimo, oltre le aspettative e con un valore simbolico importantissimo. “Il segno tangibile che a Priolo vivono soprattutto persone oneste, che hanno voluto metterci la faccia, fa capire a chi opera in tutt’altra direzione, che noi non ci abbattiamo e vogliamo andare avanti nella legalità- commenta Tricomi- Abbiamo  avuto segnali importanti da parte di imprenditori, che mi hanno garantito materiale e strutture, singole persone, che si sono sbracciate, hanno lavorato giorno e notte perchè l’evento si potesse fare, per non darla vinta a chi non può di certo camminare a testa alta per strada. Noi possiamo. E il B 64 ci sarà. Ci sarà già a partire dal 25 aprile e dal Primo Maggio. Non mi fermo. E’ stato un duro colpo, ma a questo punto cedere sarebbe la peggior cosa. Mi sto trovando accanto praticamente tutti, dalle istituzioni ai singoli cittadini e questa è una grande vittoria. E’ la vittoria della libertà, a cui nessuno può farci rinunciare”.