Priolo. Sei mesi di proroga ad Ias ma gli investimenti sono bloccati. Affondo di Rizza e Cannata

 Priolo. Sei mesi di proroga ad Ias ma gli investimenti sono bloccati. Affondo di Rizza e Cannata

Nessun rischio blocco per l’impianto Ias. La convenzione di gestione del depuratore consortile che serve Priolo, Melilli e la zona industriale è stata prorogata per sei mesi con la possibilità di allungarla sino all’anno. Lo ha deciso l’assessorator egionale alle attività produttive. Niente pieni poteri per il commissario ad acta dell’Irsap, che resta, invece, limitato nella sua azione.
“Tutto questo è inaccettabile – tuona il sindaco di Priolo, Antonello Rizza- sei o dodici mesi di proroga non consentono di programmare i nuovi investimenti di cui il depuratore ha bisogno. Il governo regionale ha, in questo senso, gravi responsabilità. Così come hanno serie responsabilità il presidente ed il Consiglio d’amministrazione dell’Ias, perché non è stata elaborata per tempo la strategia da seguire per scongiurare la paralisi”.
Anche il sindaco di Melilli, Pippo Cannata, sceglie la linea dura e punta il dito contro quella catena di ritardi che, secondo i due amministratori, sarebbe alla base dell’attuale problema.
A proposito di investimenti, il 21 dicembre convocata la riunione dei soci dell’Ias, ci sono anche i Comuni di Priolo e di Melilli, “ma fino ad oggi nulla è emerso circa l’investimento nel depuratore in manutenzione ed innovazione delle somme che vengono riconosciute all’Irsap per la gestione”, dice polemico Rizza.
L’ammodernamento diventa necessario. “Ma per come si sta muovendo l’Irsap questa eventualità appare molto remota. Per dare una proroga, infatti, la legge prevede che si emani un bando. Così, senza alcun confronto, si sta andando ineluttabilmente su questa strada”.
Quanto ai dipendenti, poche garanzie. “Al di là del mantenimento del posto di lavoro non ci sono assicurazioni circa il mantenimento degli incarichi e la prosecuzione della carriera interna. Abbiamo richiesto ed ottenuto la clausola sociale di salvaguardia, ma gli inquadramenti, i livelli e l’organizzazione del lavoro restano avvolti in una nebbia misteriosa”.

 

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