Regionali-bis del 2014: nuove indagini della Procura di Palermo su magistrati e politici, anche siracusani

Esplode un caso Cga anche a Siracusa. Le elezioni regionali bis, disposte proprio dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, per il gip del Tribunale di Palermo necessitano ulteriori indagini. E nel registro degli indagati, intanto, è stato iscritto l’allora presidente del Cga, Raffaele De Lipsis, oggi in pensione. L’ipotesi di accusa è corruzione elettorale e rivelazione di segreto d’ufficio.
Era il 2014 quando il Cga accolse il ricorso presentato dall’onorevole Pippo Gennuso, ordinando una replica delle votazioni regionali ma solo in alcuni sezioni di Rosolini e Pachino. E quella tornata elettorale bis vide Gennuso conquistare un seggio mentre Pippo Gianni, prima eletto, dovette lasciare lo scranno palermitano.
Il pm aveva chiesto l’archiviazione per Gennuso e altri 14 indagati. Si sarebbe infatti interessato solo di aspetti tecnico-giuridici e politici della vicenda, senza alcuna interferenza.
Per il gip, invece, “emergono condotte e situazioni dalle quali si evince ictu oculi un’attività dell’onorevole Giuseppe Gennuso diretta a influenzare l’esito del giudizio presso il Consiglio di giustizia amministrativa”. E’ un virgolettato tratto dall’ordinanza del giudice Riggio, riportato da LiveSicilia.
Sotto inchiesta restano i figli di Gennuso, Luigi e Riccardo, l’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, Enzo Medica, Walter Pennavaria, gli avvocati Giuseppe Calafiore e Piero Amara, Gianluca Ortenzi e il deputato Saverio Romano.
Arriva l’archiviazione, invece, per Maria Grazia Caruso, per gli avvocati Girolamo Rubino e Claudio Vinci, il senatore Giovanni Mauro e il deputato regionale Roberto Di Mauro.