Rifiuti e sospetti, quando invece la Regione "autorizzò" Cisma anche per i rifiuti solidi urbani (con critiche)

Ad oggi non fanno parte dei filoni di indagine che hanno travolto la Cisma di Melilli e diversi dirigenti e funzionari pubblici, in particolare dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente. Ma anche alcune vicende recenti, con al centro la discarica siracusana, sollevano qualche dubbio in tempi di grandi sospetti attorno al business dei rifiuti.
Lo scorso agosto, la Regione, con una ordinanza, ha modificato l’autorizzazione della Cisma Ambiente: non solo rifiuti speciali ma anche possibilità di trattare i rifiuti solidi urbani. Come spiegano gli addetti ai lavori, si tratta però di due mondi diversi. Due linee di conferimento, stoccaggio e trattamento con pochissimi punti di contatto. Eppure, quasi dal giorno alla notte, Palermo dispone che diversi Comuni siracusani – in piena emergenza rifiuti – conferiscano i loro alla Cisma e non più alla Sicula Trasporti di Lentini. “Peraltro senza nessun risparmio, addirittura con un aggravio di costi per i Comuni e, di rimando, per i cittadini”, spiega l’assessore all’Ambiente di Augusta, Danilo Pulvirenti. “A Lentini pagavamo 95 euro a tonnellata, oltre tasse e iva. Un costo lievitato a 130 euro/tonnellata a Melilli. Senza considerare i problemi che sono stati creati da quell’impianto dove non potevamo conferire nei fine settimana e nei giorni festivi”. Problema simile lo ha avuto anche Siracusa, relativamente agli ingombranti.
In ogni caso, a quella ordinanza regionale il Comune di Augusta si è opposto. Scrivendo al dipartimento Acqua e Rifiuti e muovendo rimostranze legate al costo. Dopo pochi giorni ha ottenuto di tornare a conferire a Lentini, “discarica peraltro autorizzata per i rifiuti solidi urbani”, sottolinea non a caso Pulvirenti.
Per via di alcune vicende anche di carattere tecnico, da lì a poco anche gli altri Comuni siracusani torneranno a portare le loro tonnellate di “preziosi” rifiuti a Lentini. Ma all’inizio dell’anno il caso si ripresenta. Sicula Trasporti è sovraccarica, si torna a Cisma. Altra ordinanza. “Negli stessi giorni in cui Crocetta esulta per il raddoppio della differenziata in Sicilia c’è invece una discarica (Lentini, ndr) che scoppia e noi Comuni ci vediamo costretti a tornare a Cisma. Ma perchè proprio e ancora quella discarica?”, si chiede Pulvirenti.
Una “curiosità” che trova la sua base in una considerazione di ordine generale. “Se la Regione ha bisogno di una nuova discarica, perchè non ha proceduto con una manifestazione di interesse? Così si potevano valutare gli impianti disponibili e autorizzati sul territorio e scegliere anche in ragione di un costo conveniente per i Comuni siracusani”. Invece si è proceduto con una nuova ordinanza, in regime di emergenza, disponendo per Cisma.
Attualmente i Comuni siracusani, tra cui anche il capoluogo, conferiscono ancora nella discarica di Melilli. “Ci piacerebbe tornare in una discarica con le autorizzazioni in regola. E con un costo umano”.