Rosolini. Intimidazione all'ex assessore Di Stefano, la solidarietà della politica

 Rosolini. Intimidazione all'ex assessore Di Stefano, la solidarietà della politica

“Mi auguro che in tempi brevi le forze dell’ordine possano fare luce sull’atto intimidatorio che ha colpito l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Carmelo Di Stefano”. A dirlo è il deputato regionale Pippo Gennuso, che condanna il gesto, parlandone durante la seduta di questa mattina al parlamento siciliano. “ Gli inquirenti debbono accertare le reali responsabilità – afferma il deputato – e non vorrei che su questo caso qualcuno tentasse di specularci politicamente. Ho letto in queste ore di attacchi contro un’azienda agricola che opera nel territorio, quasi a volere intendere che possa essere coinvolta nell’intimidazione, ed è proprio a questa società che dà lavoro a 300 persone che va la mia stima e solidarietà per le maldicenze che sono e restano soltanto chiacchiere di paese. Rosolini – conclude l’on. Gennuso – non è una città mafiosa, pertanto la testa di agnello mozzata lasciata sull’auto del geometra Di Stefano, così come la cartucce, meritano indagini a 360 gradi e mi sembra piuttosto riduttivo associare l’intimidazione all’attività politica dell’ex assessore. Questa attività investigativa va fatta dalle autorità preposte, tutte le altre cose dette e scritte, sono soltanto illazioni”.

Ferma condanna anche da parte del deputato nazionale Pippo Zappulla. “Non può passare inosservato un atto di estrema gravità contro un ex assessore comunale impegnato nella società rosolinese sul terreno della cultura della legalità-premette il parlamentare del Pd-  Un gesto palesemente intimidatorio e di chiaro stampo mafioso davvero inquietante.La mia solidarietà, quindi, va a  Di Stefano per avere subito un gesto di tale gravità e l’auspicio che presto le forze dell’ordine facciano piena luce sugli autori e sulle cause.La sicurezza del territorio rimane uno delle questioni piu’ importanti e delicate per i cittadini e credo necessario-conclude Zappulla-  alzare ulteriormente l’attenzione nell’intera zona sud della provincia di Siracusa”.

 

 

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