"Siamo stati rapinati da un albanese", ma era una messa in scena: denunciati due siracusani

Due siracusani di 30 e 34 anni sono stati denunciati per simulazione di reato, tentata appropriazione indebita e procurato allarme in concorso. Entrambi dipendenti di una ditta di slot machine, nel pomeriggio avevano chiamato la polizia raccontando di essere stati rapinati lungo la provinciale Noto-Pachino. Un fantomatico rapinatore forse albanese si sarebbe impossessato del loro mezzo, un Renault Kangoo, e di 1.800 euro in monete, incasso delle slot machine.
A poco più di 400 metri di distanza dal luogo del presunta rapina, in corrispondenza della rotatoria che conduce alla zona costiera di Eloro, gli agenti rinvenivano l’auto, parcheggiata su un lato della strada, con all’interno il cellulare della ditta.
I due, condotti in commissariato a Noto per maggiori dettagli sull’accaduto, davano versioni contrastanti dell’accaduto. E in particolare sull’abbigliamento del presunto rapinatore. Insospettiti, gli agenti si accorgevano anche che nel portafoglio uno dei due aveva delle banconote che cercava con fare circospetto di celare, al momento di esibire i documenti. Dichiarava il possesso di 400 euro ma le banconote erano pari a 1.450 euro. L’altro compagno di lavoro aveva invece nel portafoglio la somma di 350 euro. Coincidenza non da poco: l’ammontare complessivo delle banconote era di 1.800 euro, ovvero lo stesso importo che sostenevano gli fosse stato sottratto dal rapinatore.
Gli investigatori hanno allora messo alle strette i due, che si contraddicevano anche sull’avvenuto cambio delle monetine raccolte dalle slot in banconote. Pochi i dubbi in commissariato: la rapina era una messa in scena.