Siracusa. Aggressione in carcere, detenuto italiano manda in ospedale agente della Polizia Penitenziaria

Nel primo pomeriggio, un agente di polizia penitenziaria in servizio a Cavadonna è stato aggredito da un detenuto. Un 30enne italiano si sarebbe scagliato contro l’agente che ha riportato varie escoriazioni sul volto ed un sospetto trauma cranico. E’ stato accompagnato in ambulanza al pronto soccorso dell’Umberto I.
Il detenuto aveva chiesto di poter tornare nella sua sezione detentiva prima del termine dell’ ora d’aria nel cortile dei passeggi. Al rifiuto della richiesta, perchè non in orario stabilito per l’ uscita, è scattata l’aggressione, prima verbale e poi fisica. Lo avrebbe colpito ripetutamente al volto, finchè non è stato trattenuto.
Nei giorni scorsi, le sigle sindacali avevano a più riprese segnalato i rischi correlati al sottodimensionamento degli agenti di polizia penitenziaria all’interno della casa circondariale di Siracusa. “Adesso basta, servono azioni concrete: più personale, più sicurezza”, dice rabbioso il segretario provinciale dell’Ugl P.P., Nello Bongiovanni. Anche l’Osapp alza la voce con Domenico Nicotra. “Nessuna redarguizione sembra giungere dal Dap e dal Provveditore della Sicilia. Questo è il risultato dei tagli della Riforma Madia: organici defalcati che devono provvedere a una popolazione in forte sovrannumero. Organici che lavorano allo stremo delle forze e rischiano la proprio incolumità, giorno per giorno”. Piena e incondizionata solidarietà al poliziotto penitenziario contuso e ferito viene rivolta da Donato Capece e Lillo Navarra, rispettivamente segretario generale e segretario regionale del Sappe. “La situazione nelle carceri della Sicilia è sempre tesa ed allarmante”.