Siracusa. Agòn, processo ad un marito infedele o cinico omicida? Decide il teatro greco

 Siracusa. Agòn, processo ad un marito infedele o cinico omicida? Decide il teatro greco

La posizione dominante dell’uomo sulla donna, le offese, le violenze continue fino al drammatico epilogo del femminicidio sono materia di un vero e proprio “processo” che andrà in scena giovedì sera, 16 giugno, al Teatro Greco di Siracusa.
Sul banco degli imputati Admeto, il re di Fere, il marito di Alcesti. Entrambi protagonisti della tragedia di Euripide che alle 21 di giovedì avrà una appendice con uno spettacolo nello spettacolo. Appunto, la messa in scena di un processo all’uomo che cagionò la morte della moglie.
In scena un tribunale con accusa, difesa e una giuria composta dal pubblico che esprimerà la sentenza votando colpevole o innocente attraverso cartelli di diverso colore. L’evento, intitolato “Agòn, dal dramma antico alla simulazione processuale”, è organizzato dall’Isisc, l’Istituto superiore internazionale di scienze criminali, dalla Fondazione Inda, dall’associazione Amici dell’Inda e dall’Ordine degli avvocati di Siracusa.
Admeto, “marito infedele o cinico omicida”, sarà giudicato dal tribunale presieduto da Felice Cavallaro, giornalista del Corriere della Sera.
A sostenere la tesi dell’accusa, la grecista Eva Cantarella che chiamerà come testimoni gli attori Paolo Graziosi e Massimo Nicolini, il primo Ferete e il secondo Apollo in “Alcesti”, la tragedia inserita nel cartellone del cinquantaduesimo ciclo di spettacoli classici. A difendere Admeto sarà invece Ettore Randazzo, avvocato e presidente del Consiglio scientifico regionale dell’Isisc. Randazzo chiamerà a testimoniare l’attrice Galatea Ranzi, che quest’anno a Siracusa interpreta proprio Alcesti.
Oltre al pubblico delle rappresentazioni classiche che giovedì alle 19 assisterà a “Elettra” di Sofocle e che potrà fermarsi in cavea, seguiranno lo scontro giuridico tra accusa e difesa, con ingresso libero, anche gli spettatori e gli avvocati interessati al processo contro il re di Fere, interpretato da Danilo Nigrelli.
Sarà proprio il pubblico, alla fine del dibattito, a pronunciare il verdetto per assolvere o condannare l’uomo rimasto inerme davanti a una donna che per amore gli regala la propria vita.
A introdurre la serata, coordinata dal regista Manuel Giliberti mentre protagonista del dibattito sarà anche il magistrato Michele Consiglio, saranno Ezechia Paolo Reale, segretario dell’Isisc, Pier Francesco Pinelli, commissario straordinario della Fondazione Inda, Giuseppe Piccione, presidente dell’associazione Amici dell’Inda e Francesco Favi, presidente dell’Ordine degli avvocati di Siracusa. La serata, dedicata a Enrico Di Luciano, fondatore dell’associazione Amici dell’Inda, recentemente scomparso, prenderà il via alle 21. 

 

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