Siracusa. Alzabandiera a scuola, polemiche per l'iniziativa della "Lombardo Radice"

 Siracusa. Alzabandiera a scuola, polemiche per l'iniziativa della "Lombardo Radice"

Polemiche intorno all’iniziativa del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Lombardo Radice”, Sebastiano Rizza. Nella scuola siracusana, ogni lunedì mattina alle 8,45 sarà effettuato l’alzabandiera con l’inno di Mameli, affidato ad alcuni tra gli alunni ritenuti maggiormente meritevoli. Ogni venerdì mattina, invece, alle 13,30, ci sarà l’ammainabandiera con l’Inno Europeo. I bambini, selezionati dagli insegnanti, ritireranno in presidenza le bandiera della Sicilia, dell’Italia e dell’Europa e le isseranno sui pennoni. Il venerdì faranno il contrario. L’obiettivo sarebbe quello di sottolineare l’importanza dell’articolo 3 della Costituzione Italiana. Una decisione che non sarebbe passata attraverso il consiglio d’istituto e nemmeno attraverso i genitori. Motivo di protesta, sottolineata da un gruppo di associazioni che chiedono che l’iniziativa non venga portata avanti e che si punti su altri progetti, ritenuti maggiormente idonei. “Se l’obiettivo è sottolineare l’importanza della nostra Costituzione- spiega Luca Cerra di Arciragazzi- questo non ci sembra affatto il modo giusto. Pensiamo che l’enfatizzazione dello spirito nazionale e dei nazionalismi sia un pericoloso messaggio di divisione e che la scuola debba fornire pari opportunità. Anche la scelta degli alunni meritevoli, dunque, appare inappropriata”. Le associazioni Arciragazzi, Astrea, Stonewall, Zuimama e Arci hanno lanciato un appello ai genitori affinché esonerino i loro figli dalla partecipazioni a queste cerimonie “garantendo la presenza di un insegnante in classe”.A gettare acqua sul fuoco è l’assessore alle Politiche Scolastiche, Valeria Troia, convinta che la polemica non sia opportuna. “Nonostante ci sia da parte mia il massimo rispetto per l’autonomia scolastica- fa presente l’esponente della giunta comunale- ritengo che i progetti, soprattutto di tale portata, vadano discussi attraverso gli organi collegiali e con il coinvolgimento dei genitori. Certamente ci sono tanti modi per sottolineare l’importanza dell’articolo 3 della nostra Costituzione e si potrebbe optare per iniziative che tengano conto delle diverse culture, etnie e religioni presenti nella nostra scuola, che è una scuola inclusiva. Ogni questione, ad ogni modo- conclude l’assessore- poteva essere affrontata e risolta senza la necessità di ricorrere a scontri, che rischiano di non insegnare ai nostri ragazzi quanto importante sia il confronto”.
Non mancano, però, le condivisioni dell’iniziativa. Soddisfatta, ad esempio, l’associazione “Lamba Doria”parla di polemiche “sterili e pretestuose, portate avanti da associazioni che, pur riconoscendo il grande valore simbolico delle bandiere, accusano il dirigente scolastico di non avere tenuto conto dell’esigenza di inclusione di studenti di etnie diverse. Riteniamo invece- che il riferimento all’Unione Europea e alla Sicilia abbia un alto valore educativo e sia motivo di vera condivisione di valori di libertà e conoscenza reciproca, al di sopra delle tante differenze etniche e geografiche”

 

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