Siracusa. Ares Festival, applausi per "Bella e perduta". Intervista con il direttore Casciaro

Dopo la presentazione al festival di Locarno e a quello di Toronto è arrivato a Siracusa, in occasione della penultima serata dell’International Ares Film & Media Opportunities, festival del cinema indipendente, il docu-fiction di Pietro Marcello “Bella e perduta” che narra un luogo magico e simbolico, la Reggia di Carditello, per anni abbandonato e salvato dall’amore di un pastore, volontario, che ne è stato custode. E che oggi non c’è più.
Ieri, alle ore 20.30, nella sala Monsignor Carabelli (ex Cinema Lux) in via Torres, è stato proiettato un capolavoro del cinema indipendente che illustra il divario sempre più drammatico che separa l’Italia dagli italiani. Individuando nella natia terra dei fuochi il luogo di elezione per osservare zenit e nadir del Belpaese: la camorra, la brutalità dell’ignoranza e il disprezzo per il passato da un lato, lo splendore dei paesaggi e gli slanci individuali di ingegno umano dall’altro.
Al termine della proiezione è stato dato spazio al dibattito con il regista, Pietro Marcello, presente in collegamento tramite Skype.