Siracusa. Canale di gronda Epipoli fuori dal patto per il Sud, i residenti organizzano la protesta

Diventa un caso l’esclusione delle opere necessarie per rendere utilizzabile il canale di gronda di Epipoli dal Patto per il Sud. Pioggia di milioni di euro anche per la provincia di Siracusa ma per il capoluogo – oltre il viadotto di Targia – poco altro finanziato come opere pubbliche. Ne servono circa 16 di milioni di euro per le opere a monte e a valle del cananole, poco utile così com’è adesso.
Dalla circoscrizione Epipoli è rabbiosa la reazione del presidente Salvo Russo. “Vogliamo capire se la colpa è del Comune e degli uffici che non hanno presentato alcuna richiesta o della politica regionale. Qualcuno deve in ogni caso spiegarlo perchè a Siracusa non si riesce mai a fare niente”, la sua presa di posizione in diretta su FM Italia.
Il problema è noto. Basta una pioggia sostenuta e viale Epipoli diventa un fiume in piena, con tutta una serie di “affluenti” nelle varie traverse del villaggio Miano. Colpa di una urbanizzazione selvaggia, d’accordo. Ma ad un problema vecchio di 50 anni non si è ancora riuscito a dare risposta. Con una percentuale di rischio idrogeologico che cresce, sia per i cambiamenti climatici sia per le effettive condizioni dell’area letteralmente allagata dopo ogni pioggia, anche ieri.
La 4^ Commissione Consiliare se ne è occupata nella sua ultima riunione dedicata alle problematiche “dissesto idrogeologico a seguito delle recenti bombe d’acqua abbattutesi su Siracusa con gravi disagi per le zone di viale Epipoli, la Pizzuta, viale Scala Greca, Targia, via Augusta, via Lentini e viale Regina Margherita”.
Il consigliere comunale Alberto Palestro ha dato voce all’esasperazione dei residenti del Villaggio Miano e dell’intera comunità di Epipoli. “Siamo stanchi per la mancanza di concrete novità”.
Convocata questa sera una assemblea popolare alle 19, presso la scuola statale di via Monte Tosa. Il presidente della Circoscrizione Epipoli, Salvo Russo, ha invitato il sindaco Giancarlo Garozzo a partecipare al confronto, unitamente ai tecnici del Comune, “perchè possa spiegare ai cittadini come intende operare in merito”.
Chiesto anche un sopralluogo immediato (giovedi o venerdi, ndr) per verificare ed attuare possibili interventi tampone che sono stati suggeriti nel tempo nei vari incontri informali ed istituzionali.