Siracusa. Commercianti e imprenditori nel mirino, si allunga la scia criminale: da maggio almeno 10 episodi

Un altro episodio di criminalità ai danni di piccoli imprenditori e commercianti, l’ennesimo. Dopo la rapina perpetrata ieri, nel pomeriggio, ai danni di una ricevitoria di via Torino, la notte scorsa si è allungata la scia degli avvertimenti a fuoco. Questa volta non una bomba carta, ma un “classico” incendio, messo a segno, ai danni di una palestra di via Luigi Spagna, cospargendo la vetrina e la porta d’ingresso con del liquido infiammabile. Nonostante il vertice in prefettura e le decisioni assunte in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza, nonostante il potenziamento del controllo del territorio e, proprio ieri mattina, l’operazione anticrimine ad alto impatto condotta dai carabinieri, con l’impiego di un elicottero e del nucleo cinofili di Sigonella, chi sta tentando di spaventare i commercianti e di imporre una logica criminale che sembrava ormai lontana, è tornato in azione. A stabilire se si tratti di un unico disegno o di singoli episodi fuori controllo dovranno essere gli inquirenti. Certo è che la matematica parla chiaro. Con quello di questa notte salgono a sette le intimidazioni ai danni di esercizi commerciali in soli due mesi. Dalla scorsa primavera è stato un crescendo. Lo scorso maggio, i primi “avvertimenti”, indirizzati a delle paninerie del capoluogo, poi la panineria di viale Tica, prima ancora la bomba carta di viale Luigi Cadorna ai danni della pizzeria d’asporto di Terracciano, episodio dopo il quale la città si era indignata. Lo scorso luglio, ennesima panineria ambulante presa di mira, in via Alessandro Specchi. Poco più di un mese fa il caso del pub “HMora”,mentre il 13 ottobre scorso, l’ennesima bomba carta piazzata ai danni di una panineria di via piazza Armerina (due gli episodi all’indirizzo della medesima attività). Nel giro di poche settimane si è arrivati alla bomba carta che ha bruciato l’ingresso di una panineria di via dei Mille, poi l’auto del sindaco,Giancarlo Garozzo, e ancoral’auto di un rappresentante di articoli di pasticceria. Poco più di una settimana fa, bomba carta in via Torino, davanti alla saracinesca di un barbiere. La palestra rappresenta solo l’ultimo tassello, quindi, di un’escalation della criminalità a Siracusa. Intanto il 30 novembre prossimo dovrebbe svolgersi in città una manifestazione per dire “no al racket” con associazioni, scuole, singoli cittadini, imprenditori e sindacati.