Siracusa. Commissioni consiliari, la Regione: "I gettoni di presenza ai delegati vanno restituiti"

“Si è chiuso con una doccia fredda per i consiglieri comunali il procedimento ispettivo dell’assessorato regionale sulle presunte irregolarità in merito alla gestione delle commissioni consiliari”. Ad annunciarlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Stefano Zito. “Sono state respinte in toto -racconta il parlamentare dell’Ars- le contro-deduzioni presentate dal segretario generale del Comune di Siracusa, Danila Costa e confermate le contestazioni mosse, lo scorso Gennaio, al consiglio comunale,.Il responsabile del procedimento, Carlo Turriciano, ha demolito l’impianto difensivo del segretario generale ribadendo che il gettone di presenza non spetta ai capigruppo, e ai delegati, che partecipano alle commissioni consiliari di cui non sono componenti e non intervengono in sostituzione di componenti assenti”. Niente, dunque, rimborso al datore di lavoro per l’assenza del consigliere capogruppo o delegato che partecipa alle sedute delle commissioni di cui non è componente. L’oggetto del contendere era la delibera 109 del consiglio comunale, collegata poi all’inchiesta “Gettonopoli “. “Ha fatto lievitare i costi di presenza di almeno il 16 per cento- ricorda Zito- da agosto 2013 a dicembre 2014”. La delibera fu annullata poche settimane dopo le polemiche divampate, con un provvedimento in autotutela del segretario generale. Zito parla poi di “zappa sui piedi”.  “Costa scrive “che dal settembre del 2013 non è stato più riconosciuto, ai consiglieri componenti la Conferenza dei capigruppo, il gettone di presenza- spiega il deputato regionale – ma  “il Comune di Siracusa avrebbe dovuto provvedere al recupero delle somme in tal senso erogate prima del settembre 2013”, ed invitava l’amministrazione, alla luce degli orientamenti della Corte dei Conti, al recupero, in un tempo congruo, delle somme,all’uopo, indebitamente erogate , “con l’avvertenza che, in assenza della restituzione, si dovrà procedere con il recupero coattivo”. La relazione  è stata inviata alla Corte dei Conti.