Siracusa. Comune, Foti assessore. Firenze: "Politicamente non condivisibile, ma forse è la svolta"

 Siracusa. Comune, Foti assessore. Firenze: "Politicamente non condivisibile, ma forse è la svolta"

“Non è il momento più agevole per le problematiche che investono (alcune senza colpa dell’amministrazione comunale) la nostra città e il suo Bilancio, ma proprio adesso è l’occasione propizia per dimostrare capacità e voglia di confronto, invertendo le regole che fino ad oggi hanno retto l’azione amministrativa”. E’ chiaro il concetto che esprime il consigliere comunale Tanino Firenze, che esordisce sostenendo di “intravedere una luce”. E’ così che commenta le vicende politiche degli ultimi giorni e le polemiche interne al Pd, soprattutto alla luce delle dimissioni di Liddo Schiavo e, soprattutto, della nomina, al sup posto, di Alfredo Foti, adesso assessore ai Lavori Pubblici. Di questo aspetto Firenze dice poco. Si limita ad auspicare che “il confronto politico all’interno di un partito che ha avuto, attraverso il successo elettorale di un sindaco nato dalle primarie e delle sue liste, il mandato ad amministrare la nostra città con un grande progetto innovativo, non solo si deve concludere positivamente ma – aggiunge il consigliere comunale- può e deve essere il volano per raggiungere le mete e gli obbiettivi proposti ai cittadini al momento del voto”. Quello che sta accadendo in questi giorni dal punto di vista politico, secondo Firenze potrebbe significare un’inversione di rotta rispetto al passato. A farglielo pensare sono alcune dichiarazioni dell’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani “che afferma di voler cambiare metodo di lavoro nell’affrontare in termini costruttivi e con regole condivise sia il bilancio di previsione, sia il regolamento sulla pubblicità, argomento quest’ultimo discutibile negli ultimi anni, difficile per gli interessi in campo- osserva il consigliere -e che potrebbe portare, con fatti innovativi, maggiore gettito nelle esangue casse comunali. e non solo” Ma anche la scelta di Foti nasconderebbe delle ragioni che lascerebbero spazio a buone speranze. “Sul piano politico-puntualizza Firenze- è stata una trattativa non condivisibile, nei tempi e nei modi, che conferma grandi limiti politici del sindaco, Giancarlo Garozzo”. E’ il piano pratico, però,a entusiasmare il consigliere, che parla di “una scelta di qualità e competenza di un giovane che, se manterrà da amministratore quanto dimostrato in questi ultimi due anni da consigliere comunale,darà una svolta a questa giunta facendole fare un notevole salto qualitativo”

 

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