Siracusa. Costruiscono una piscina e danneggiano necropoli greca: sigilli ad una villa alla Neapolis

Una villa in fase di ristrutturazione è stata posta sotto sequestro dalla sezione Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri. La costruzione, in fase di ampliamento, si trova nell’area dell’istituendo Parco Archeologico di Siracusa.
Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Siracusa, scaturisce dalle indagini effettuate dai Carabinieri del Tpc. Verificati e documentati nel corso delle indagini, anche attraverso l’ausilio di un elicottero, “gravissimi danni al patrimonio archeologico” causati dai lavori edili. In particolare, la realizzazione di una piscina ha causato il danneggiamento di diverse tombe di una necropoli di età greca e la distruzione dei relativi corredi funerari.
Il provvedimento di sequestro è stato motivato dal concreto pericolo che ulteriori lavori potessero aggravare i danni al patrimonio archeologico presente, compromettendo definitivamente il sito. Allo stato delle indagini, risultano indagate, per danneggiamento aggravato, due persone: il direttore dei lavori e il rappresentante legale della ditta esecutrice.
L’area in cui sono avvenuti i lavori, sottoposta a vincolo paesaggistico e archeologico, presenta importanti testimonianze di epoca greca, databili tra il V e il III sec. a.C., tra cui una necropoli, una latomia a cielo aperto e una strada carraia. L’operazione è frutto del capillare e costante monitoraggio delle zone vincolate da parte dei Carabinieri Tpc che effettuano sistematici controlli al fine di salvaguardare le aree del territorio di interesse paesaggistico, storico e archeologico.