Siracusa. Dimissioni Sgarlata, il "Megafono " dalla sua parte: "Disordine e poca chiarezza in questo governo regionale"

“Scelta condivisibile, compiuta da una persona dall’alto profilo culturale e morale, che non poteva continuare la sua esperienza in seno alla giunta regionale, ignorando il disordine e la poca chiarezza che caratterizzano sempre più il governo siciliano”. Dura la presa di posizione del “Megafono” provinciale dopo le dimissioni dell’ex assessore al Territorio e Ambiente, Mariarita Sgarlata, alla luce della “bufera” che ha seguito la rimozione della soprintendente Beatrice Basile e si è poi spostata sulla procedura autorizzativa relativa alla realizzazione dell’ormai nota piscina in casa Sgarlata. Parole che diventano ancor più dure se usate dai rappresentanti del movimento che fa capo al presidente della Regione, Rosario Crocetta e che hanno il sapore di una presa di distanza. In una nota congiunta Mariagrazia Cavarra, Cosimo Burti, Gianluca Romeo e Giuseppe Casella sottolineano come “il lavoro svolto dall’assessore Sgarlata sia stato sotto gli occhi di tutti, costante, trasparente e professionale. Gli interventi- proseguono gli esponenti del “Megafono- in merito ai Beni Culturali prima e al Territorio e Ambiente dopo, hanno dato frutti importanti in tutta la Sicilia, creando un percorso di rivalutazione delle aree e iniziando una progettazione forse mai vista prima. Instancabile e attenta, forse troppo corretta per le consuetudini nostrane, la Sgarlata risultava forse “di troppo” in certi ambienti, scatenando la meschina macchina del fango che nulla ha che fare con il suo stile pulito e dignitoso che ha mantenuto fino alla fine”. Lasciando il posto in giunta, secondo Cavarra, Burti, Romeo e Casella, l’ormai ex assessore avrebbe dimostrato “di non essere attaccata alla poltrona”.