Siracusa e il rischio idrogeologico, le proposte di Confagricoltura. "Con sgravi e indennizzi puliamo noi argini e torrenti"

Il rischio idrogeologico è noto a Siracusa. L’ultima grande esercitazione di protezione civile ha proprio simulato uno scenario alluvionale con fiumi che straripano. Le immagini che arrivano da Genova invitano a tenere sempre alta l’attenzione tema. Tema su cui interviene anche Confagricoltura Siracusa con sue proposte. “Siamo interessati da circa 315 km lineari di rete idrografica”, spiega il presidente, Massimo Franco. I fiumi attraversano le aziende agricole, paesi, incrociano strade” e in assenza della giusta manutenzione diventano un pericolo per cose e persone. “Le piogge torrenziali che purtroppo ci stiamo abituando a sopportare impongono una presa di coscienza della politica e della pubblica amministrazione. Bisogna utilizzare, con oculatezza, le risorse disponibili del Piano idrogeologico nazionale e regionale e con un po’ di fantasia promuovere altri percorsi virtuosi per raggiungere il risultato”, dice Franco. Che presenta le sue proposte. “Come primo punto, impiegare il corpo forestale e le società speciali delle ex province per la manutenzione e pulizia degli alvei dei fiumi; poi affidare agli agricoltori la pulizia dei torrenti che attraversano le loro aziende prevedendo indennizzi e sgravi fiscali; per quantificarli, affidare il computo metrico al Genio Civile, al Corpo Forestale o ai giovani delle classi finali di agraria e geometra con i loro professori opportunamente provvisti di check list”.