Siracusa e la qualità dell'aria. Il Comune promette azioni forti a Roma, al tavolo Aia: "ecco cosa vogliamo"

Quali sono state le scelte adottate da palazzo Vermexio negli ultimi anni, in tema di tutela della qualità dell’aria? Uno dei principali risultati ottenuti è senza dubbio l’ingresso, nel 2014, nel Gruppo Istruttore della Commissione IPPC per il riesame Aia, ovvero delle autorizzazioni integrate in materia ambientale.
“E’ stato incrementato il monitoraggio tramite le strumentazioni più avanzate”, rivendica poi il consulente ambientale Peppe Raimondo. Cosa che ha portato ad individuare i composti solforati “che causano disagi olfattivi insieme agli idrocarburi, tramite uno spettrometro di massa detto Airsense”. Il Comune di Siracusa ha poi messo in azione il protocollo che prevede il campionamento dell’aria tramite canister ogni qual volta si verifichino fenomeni acuti di cattiva qualità dell’aria, come ieri sera. Ed ha installato il software “ecomanager web” per leggere “in tempo reale i dati delle centraline della rete urbana”.
La prossima battaglia si combatterà proprio ai tavoli Aia. Siracusa vuole che si inseriscano nel Parere Istruttorio Conclusivo le prescrizioni dettate dalle BATC, (“le migliori tecniche disponibili”) senza ulteriori proroghe. Non è il solo obiettivo visto che palazzo Vermexio vuole anche eliminare la bolla di raffineria “che fino ad oggi permette ai gestori degli impianti di creare una sorta di diluizione delle concentrazioni di inquinanti immessi in atmosfera a scapito della tutela ambientale”, spiega Raimondo.
Peppe Patti, coordinatore dei Verdi Siracusa, rivendica però l’impegno degli ambientalisti, “dal 2014 molto attenti a quanto sta accadendo alla qualità della aria che respiriamo a Siracusa”. I Verdi, racconta, “siamo stati i primi a presentare esposti alla Commissione Europea e alla Procura di Siracusa, ottenendo l’accoglimento e l’avvio delle indagini.
Indagini che a causa degli ultimi accadimenti dovrebbero interessare anche lo stato di manutenzione degli impianti e il corretto utilizzo dei protocolli di carico e scarico nel pontile di Targia, che a nostro avviso potrebbe essere la fonte dei recenti eventi maleodoranti”.
Il Comune di Siracusa “arriva ben ultimo a varcare la soglia della Procura su questo argomento ed hanno poco anzi nulla da rivendicare sulla lotta all’inquinamento atmosferico del quadrilatero industriale di Siracusa, Augusta, Melilli e Priolo”, l’accusa di Patti. “Ai tavoli dell’Aia non fa valere le sue istanze. Garozzo e i suoi sodali la smettano di millantare azioni in tema di riqualificazione industriale e di bonifiche. A proposito, siamo ancora in attesa che i parlamentari del nostro territorio ci diano informazioni sulle iniziative intraprese, per esempio sull’aggiornamento del catasto degli inquinanti, sul potenziamento delle centraline di rilevamento e sui fondi da destinare ad Arpa”.