Siracusa e "l'affaire" Soprintendenza su Panorama: "Renzi la abolisca, è un disastro culturale"

E’ durissimo l’affondo del settimanale Panorama sul “caso” soprintendenza di Siracusa. “La requisisca il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, la nazionalizzi Matteo Renzi, la commissari una Troika che possa risanarla e restituirla al Mediterraneo. La sopraintendenza di Siracusa è l’ultima buona ragione che cercava il nostro premier per abolire questo istituto preunitario, insieme alle prefetture, e per riprendersi finalmente la Sicilia lasciata nelle mani di Rosario Crocetta”. Inizia così l’articolo di Carmelo Caruso, rilanciato sulle pagine dell’edizione online di Panorama. Come se non bastasse già il titolo: “A Siracusa l’ennesimo disastro culturale”.
Il settimanale ricorda la storia recente dell’ufficio regionale di piazza Duomo, a Siracusa. “Affidato prima a un architetto che ha permesso l’ingresso di un carosello di Ferrari all’interno del fragile Teatro, il presìdio dell’arte greca in Sicilia è stato per volere dell’ex assessore ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, “consegnato” all’archeologa Beatrice Basile, da pochi giorni sostituita dal governo regionale dopo aver autorizzato l’installazione di una piscina nella villa della stessa Sgarlata a meno di 150 metri dal mare. Ebbene, non serve ricordare che le soprintendenze in Italia, e soprattutto in Sicilia, vengono assegnate non in base ai saggi ma in base ai seggi.
Spartite e lottizzate come portinerie, le sopraintendenze siciliane sono dieci, ce n’è una anche per il mare”, si legge nell’articolo facilmente raggiungibile dalla home di Panorama online.
“Ma può Siracusa, e la sua sopraintendenza, essere lo scalpo della decadenza di un governo regionale?” si domanda il giornalista. Che poi attacca anche il neo soprintedente Rizzuto, dopo aver citato per alcuni “scandali” anche Micali. “Non per contestare i meriti ma per ricordarne l’operato, Rizzuto è lo stesso che da architetto della sopraintendenza di Ragusa, aveva autorizzato l’allargamento della villa dell’ex governatore Raffaele Lombardo nel litorale di Ispica, ritenuto abusivo dai magistrati tanto da rinviare a giudizio sia il politico che il funzionario”.