Siracusa. Francesco Avola, battaglia per la verità: "indagini arenate, ci scontriamo con un muro di gomma"

E’ stato fatto tutto il possibile per salvare la vita di Francesco Avola? La famiglia dello sfortunato ragazzo, a tre anni dalla morte del 17enne avvenuta nelle acque del Plemmirio, ha più di un dubbio. Era il 25 maggio, una domenica. Ciccio, come lo chiamavano gli amici, si ritrovò in acqua insieme ad un altro ragazzo. A chiamare i soccorsi una giovane. Secondo i rapporti di indagine, in 50 minuti si riuscì a soccorrere in acqua l’altro ragazzo ma non Francesco. Per lui era troppo tardi.
E l’avvocato della famiglia Avola, Gianpiero Nassi, allunga ombre sulle lunghe e concitate operazioni messe in campo nel tentativo di salvare i ragazzi, al centro anche di una indagine. “Ci scontriamo contro un muro di gomma”, racconta su Fm Italia ed Fm Italia tv durante Radioblog. Ascoltate le sue parole, insieme a Giacinto Avola, nel filmato che segue.