Siracusa. Rimpasto: è frattura Pd-Garozzo, i democratici ritirano Moschella dalla giunta

 Siracusa. Rimpasto: è frattura Pd-Garozzo, i democratici ritirano Moschella dalla giunta

Mano testa nel giorno della  nascita del Garozzo-bis dalla direzione provinciale del Pd. Senza un chiarimento, “da tenere nelle prossime ore”, il Partito Democratico ha deciso di ritirare i propri rappresentanti in giunta (Fabio Moschella) e “invita il Sindaco a non procedere alla nomina di nuovi assessori evitando di mettere il gruppo dirigente del Pd di fronte a un fatto compiuto difficilmente accettabile o gestibile in termini positivi”. E’ la novità, in parte attesa, maturata al termine di lunga riunione, a tratti nervosa, chiusa solo a tarda serata. E affidata,  in mattinata, ad una nota ufficiale firmata dal segretario provinciale Carmen Castelluccio che da voce alla “grande preoccupazione per l’evolversi della fase di verifica dell’attività amministrativa nel comune di Siracusa promossa dal sindaco Garozzo ad un anno dal suo insediamento”.   Al partito, di cui Garozzo è esponente di area renziana, non è piaciuta la gestione del rimpasto e “la grave accelerazione della revoca dell’assessore Lo Giudice sulla base di dinamiche interne al partito e di divergenze tra correnti”.
E allora dialogo e confronto nel chiuso della segreteria o sarà rottura. Perchè, lascia intendere la Castelluccio, fino ad ora i momenti di incontro non ci sarebbero stati. Finendo per causare  “incomprensioni, fughe in avanti, errori politici, personalismi autoreferenziali , che i cittadini e gli elettori del Pd fanno fatica a comprendere”. Il Pd vuole “contare” sulle scelte del primo cittadino e vuole allora definire un “percorso che, partendo dal merito dell’azione amministrativa da sviluppare, definisca anche quale contributo il Pd tutto può garantire e con quali personalità e competenze farlo”. E maliziosamente qualcuno interpreta questo ultimo passaggio come la richiesta di indicare nomi “graditi” al partito da inserire giunta. Una mossa rischiosa, che potrebbe rivelarsi un boomerang con i democratici che si potrebbero ritrovare messi all’angolo.

 

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