Siracusa. Giù il sipario sull'Ortigia Film Festival, assegnati i premi

Si è concluso con l’assegnazione dei premi l’Ortigia Film Festival . Il premio “Ficupala 2014 al Miglior film” è andato a “Più buio di mezzanotte” di Sebastiano Riso perché “è un film che anche attraversola musica e la fotografia, oltre ad una buona scrittura e direzione degli attori rivela una regia già matura”. Miglior interprete, Cristian Di Sante per “Spaghetti Story” di Ciro De Caro. Per i giurati è “un premio alla novità di un talento che sa già imprimere ritmo e carattere alla sua recitazione. Una vera “scheggia””. Menzione speciale al “Venditore di Medicine” di Antonio Morabito, perché “perché affronta un tema scottante richiamando l’attenzione del cinema italiano sulla denuncia sociale con una storia di drammatica attualità”. Menzione speciale anche al cast di “Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia: “una vera “orchestra” di talenti che interpretano una sceneggiatura a orologeria in un film che ha aperto quest’anno nuove prospettive alla commedia italiana”. Il “Premio Ortigia Film Festival Cinemaitaliano.info” al film veramente indipendente è andato a “Controra – House of shadows” di Rossella De Venuto, “per la qualità della realizzazione tecnica e artistica e per il notevole impegno nella ricerca produttiva e la lungimiranza nella scelta di portare sullo schermo un film di genere”. Il “Premio del pubblico Miglior film” è andato a “Spaghetti Story”. Il “Premio Biraghi” per gli esordienti, assegnato al Festival di Cannes dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) a Davide Capone, protagonista del film “Più buio di mezzanotte”. Per la sezione cortometraggi la giuria presieduta da Paola Poli e affiancata da Stefano Amadio e Luigi Tabita ha assegnato il Premio Ficupala 2014 per il Miglior cortometraggio a “Thriller” di Giuseppe Marco Albano, “per aver saputo raccontare, attraverso la commedia, un tema socialmente importante e drammatico, come quello dei lavoratori dell’Ilva di Taranto, senza dimenticare l’importanza nella vita di inseguire e realizzare i propri sogni”. Una Menzione speciale è stata assegnata al cortometraggio “Scolpire il tempo” di Leandro Picarella e Riccardo Cannella “per la qualità delle immagini e la suggestiva creatività nel raccontare e mostrare un tema importante e universale come l’accettazione della morte”.Il Premio del pubblico Miglior Cortometraggio è andato a “Eppure io l’amavo” di Cristina Puccinelli. Il Premio “Ricrea d’acciaio”, invece è stato assegnato a “D’acciaio”, la serie di Andrea Cairoli.