Siracusa. I semafori che studiano per diventare intelligenti. "Portate pazienza"

 Siracusa. I semafori che studiano per diventare intelligenti. "Portate pazienza"

“I semafori non sono ancora perfettamente funzionanti”. L’assessore alla modernizzazione Valeria Troia invoca pazienza da parte degli automobilisti siracusani, sfiancati dalle lunghe attese in coda in diversi degli impianti di nuova tecnologia montati in città. “Il fatto di aver acceso gli impianti non significa che stiano già funzionando al pieno delle proprie funzioni, e siano pertanto intelligenti. Per farlo hanno bisogno di rilevare i dati del traffico, ma sopratutto della collaborazione di tutta la città. Il cambiamento verso sistemi nuovi implica un tempo minimo di rodaggio, per il quale ci scusiamo come amministrazione dei disagi”.
Poi l’assessore Troia ha voluto fare il punto delle problematiche che si stanno affrontando per portare a regime di efficienza il sistema. “In primo luogo vorrei sottolineare che, delle oltre ottanta intersezioni regolate dai nuovi semafori si sono rilevati disagi solamente su meno di una decina di queste”. Ma sono proprio gli impianti nelle zone piu’ trafficate. Colpa di “modifiche normative del codice della strada” che impongono di cambiare anche il concetto della destra libera che prima consentivano i vecchi semafori. “Nel programma semaforico è stata inserita una maggiore attenzione all’attraversamento pedonale. Si è cercato di regolare gli attraversamenti pedonali in maniera tale da permettere l’attraversamento in sicurezza, regolando sia i tempi di verde che quelli di giallo a valori congrui con la lunghezza dell’attraversamento. Inoltre, si stanno attivando in tutti gli attraversamenti pedonali i sistemi acustici di guida per gli ipovedenti in un’ottica di inclusione sociale per riconoscere la dignità che meritano anche i nostri concittadini meno liberi di circolare per la città”.
Rassicurazioni sulla funzione delle telecamere montate sui semafori. “Non riprendono le automobili che passano, ma il loro ingombro e la loro velocità. Per capirci le telecamere non fanno multe. Tornando al problema dei dati. Il semaforo per rispondere all’aumento del traffico, per prima cosa deve capire se il traffico è anomalo o normale. Per avere indicazioni su cos’è normale deve raccogliere i dati di ciascun giorno e di ciascuna ora in maniera significativa. Il tempo minimo di addestramento si stima in un paio di mesi. Per cui in tale intervallo i semafori funzioneranno con la programmazione base e, solo dopo il tempo minimo di addestramento, potranno iniziare a regolare in maniera attiva il traffico, prevedendo al semaforo successivo i tempi grazie ai dati del semaforo precedente. Prendo atto delle difficoltà – ha detto infine l’assessore Troia – dovute al cambio della programmazione base, il problema è nato dopo l’attivazione degli ultimi due impianti semaforici su viale Teracati relativamente alla programmazione in alcune ore ben identificate della giornata”.

 

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