Siracusa. I sindacati sui controlli al cantiere del Maniace: "punta di un iceberg enorme"

 Siracusa. I sindacati sui controlli al cantiere del Maniace: "punta di un iceberg enorme"

Le principali sigle sindacali degli edili tirano le orecchie alla politica che di tematiche come il lavoro nero si occupa solo difronte ad una delle vicende più chiacchierate e social delle ultime settimane: il cantiere dell’ex piazza d’Armi del Maniace.
“Siamo di fronte alla punta di un iceberg che devasta l’economia sana della provincia di Siracusa. Se viene scoperto lavoro nero o irregolare nella zona probabilmente più chiacchierata di Siracusa; se le aziende, con fare spavaldo, si permettono di aggirare le più elementari regole contrattuali dinanzi al monumento più postato degli ultimi 15 giorni, immaginate cosa potrebbe star accadendo nelle ristrutturazioni private di Ortigia ed in generale nel settore edile di questa provincia?”, si domandano in una nota congiunta Saveria Corallo, Paolo Gallo e Salvo Carnevale (Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL).
“Rilevare che le forze politiche si occupino della dignità del lavoro edile solo in questa occasione ci appare come un intervento totalmente strumentale”, aggiungono dopo i complimenti ai carabinieri che da mesi portano avanti azioni concrete di contrasto al fenomeno del lavoro nero.
“Ma non è questo il modo di affrontare seriamente il problema. Lo abbiamo proposto più volte in questi ultimi mesi, nel silenzio indifferente generale. Ci appelliamo pubblicamente al sindaco Italia, ai neo assessori e ai neo consiglieri comunali per un’audizione aperta del primo consiglio comunale, al fine di affrontare la lesione della dignità del lavoro edile individuando gli strumenti in grado di costruire un’interforze capace di condividere esperienze ed informazioni e combattere insieme lavoro nero, sottopagato e dumping contrattuale”, la proposta dei sindacati.

 

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