Siracusa. Centro per disabili "sfrattato" da via Brenta, ex Provincia morosa chiede aiuto al Comune

Entro il marzo dovranno lasciare la sede di via Brenta, quella stessa sede la cui assegnazione aveva rappresentato un traguardo importante in termini di possibilità per i disabili che frequentavano il centro diurno. Una struttura pubblica, tutta per loro, in cui poter svolgere attività, socializzare, mettere a frutto le proprie potenzialità. Ad occuparsi dei circa 30 ragazzi che, tra fissi e saltuari, usufruivano dei servizi del centro diurno di via Brenta, un’équipe di professionisti, che con un colpo di spugna si ritrovano adesso senza lavoro. Conseguenza dello sfratto, visto che una sede alternativa, nonostante dialoghi, richieste e promesse, non è stata individuata. Lettere di licenziamento, dunque, per 7 persone. Il Libero Consorzio non paga l’affitto dei locali da due anni. Il debito accumulato sarebbe di circa 300.000 euro e i proprietari dell’immobile hanno detto basta. “E’ una pagina triste, davvero triste- commenta Nando Peretti, presidente dell’Anfass- Questo centro, istituzionalizzato da almeno 15 anni, è stato fiore all’occhiello, punto di riferimento per l’intera provincia e per tante famiglie che, grazie a questa struttura, hanno potuto dare ai propri familiari disabili un’opportunità, una qualità della vita certamente migliore rispetto al restare in casa, a non far nulla. Il 16 febbraio scorso abbiamo ricevuto la lettera di sfratto. L’ex Provincia, con il precedente commissario, Giovanni Arnone, aveva garantito che avrebbe fatto tutto il possibile per individuare una soluzione, seguendo un percorso differente, trattandosi di una struttura per i disabili e individuando nuovi locali”. Eppure nessuna corsia preferenziale è state seguita e nessuna alternativa è stata fornita. “I ragazzi, tra l’altro- aggiunge Peretti- sono a casa già da fine Gennaio, vista l’inagibilità momentanea dei locali, su cui i proprietari non sono intervenuti proprio per via del contenzioso in corso con il Libero Consorzio”. Diverse le attestazioni di solidarietà. “Anche l’assessore comunale alle Politiche sociali, Giovanni Sallicano si è mostrato umanamente vicino a noi- conclude il presidente dell’Anfass- Purtroppo, tuttavia, questo non cambia il finale di questa vicenda”.
La ex Provincia Regionale si è rivolta al Comune di Siracusa chiedendo di individuare una struttura di proprietà dell’amministrazione comunale che possa essere utilizzata dal centro disabili.