Siracusa. Il Comune contro La 7: "danno d'immagine, chiediamo risarcimento"

La reazione di palazzo Vermexio al servizio sulla riapertura della Marina trasmesso da “L’aria che tira” de La 7 è rabbiosa. Il sindaco Giancarlo Garozzo parla di ricostruzione “faziosa e montata ad arte” da parte di una emittente “sempre schierata contro il governo Renzi”. E anticipa una possibile azione giudiziaria per ottenere un risarcimento dei danni subiti in termine di immagine. “E si badi bene che il danno d’immagine è stato arrecato alla città di Siracusa. Il servizio è già allo studio dell’avvocatura comunale proprio per valutare come muoverci”.
Al primo cittadino non è andato giù il montaggio con ampio ricorso ad immagini del molo Sant’Antonio, non ancora completato, che della Marina. “La passeggiata inaugurale è stata sobria e non in pompa magna. In tutto forse sei minuti. Tra una settimana potranno anche attraccare gli yacht, con tutti i servizi dissponibili in banchina. Poi entro ottobre sarà completato anche il molo Sant’Antonio. Ecco perché l’attacco è immotivato e fazioso. Usano Siracusa per colpire il governo nazionale. Non è corretto”.
Quanto ai ritardi, Garozzo spiega che “non sono imputabili a noi. Abbiamo sbloccato quella che rischiava di essere una ennesima incompiuta italiana”.
Sulla presenza dell’imprenditore Carmelo Misseri, coinvolto in una recente indagine su Anas e tangenti, il sindaco di Siracusa puntualizza che “il sottosegretario Faraone lo ha conosciuto solo in quella giornata. E comunque Misseri, che ha curato i lavori, poteva essere lì. La giustizia farà il suo corso per quella indagine che comunque non ha toccato il porto di Siracusa. Sono un garantista e tale rimango”, taglia corto il primo cittadino.