Siracusa. Il Libero Consorzio deve pagare 300.000 euro, ma i soldi non ci sono. E non si costituisce in giudizio

Il Libero Consorzio di Siracusa è stato condannato dal Tar a pagare 300.000 euro alle società cooperative che si sono occupate per anni del servizio Asacom senza ricevere il canone pattuito. Polemiche per la mancata costituzione in giudizio della ex Provincia Regionale, attorcigliato in una crisi economica senza precedenti e – forse – senza soluzione. “La scelta di non costituirsi in giudizio è stata determinata dalla decisione di non esporre l’Ente a ulteriori spese legali”, la giustificazione contenuta in una nota ufficiale partita dagli uffici di via Roma. “Le pretese avanzate dalle società cooperative erano fondate, e una costituzione in giudizio avrebbe esposto l’Ente ad ulteriori spese. Per quanto riguarda il pagamento, lo stesso non è stato effettuato attesa la grave situazione dell’Ente”.
Insomma, hanno ragione ma anche di fronte ad una sentenza si mettano in fila. I creditori sono tanti. Troppi. E il peso dei debiti sta per schiacciare definitivamente i conti della ex Provincia Regionale. Addossare tutta la colpa al prelievo forzoso pare solo un tentativo di spostare attenzioni altrove.