Siracusa. Il vicesindaco Randazzo sui lavori al Maniace: "contrari al mio programma elettorale"

 Siracusa. Il vicesindaco Randazzo sui lavori al Maniace: "contrari al mio programma elettorale"

In qualche modo richiesta ed attesa, arriva la presa di posizione del vicesindaco Giovanni Randazzo sulle recenti polemiche che hanno investito l’area della ex piazza d’Armi del castello Maniace. “Alcuni giorni prima dell’insediamento mio e della nuova giunta ho appreso che era in corso di costruzione una struttura, su concessione rilasciata dall’Agenzia del Demanio regionale ad un’associazione privata aggiudicataria della gara. Ho quindi verificato che la costruzione della struttura era stata autorizzata dal Comune, previo parere favorevole rilasciato dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa. Ritengo l’iniziativa in controtendenza rispetto al programma elettorale”, dice dopo una rapida premessa. “Sebbene l’apertura della piazza D’Armi al pubblico costituisca un fatto positivo, ritengo che sia stata in parte un’occasione perduta, almeno fino alla scadenza della concessione. Sarebbe stato opportuno che il Comune conseguisse dall’Agenzia del Demanio la concessione dell’area in questione, per poterne governare l’utilizzo nell’esclusivo interesse dei cittadini, senza necessità di ingenti investimenti economici e con la previsione di un intervento più sobrio”, dice Giovanni Randazzo marcando in qualche misura una divergenza di vedute con il sindaco Francesco Italia.
“In ogni caso, ho già condiviso con la giunta la contrarietà ad un eventuale affidamento a terzi dell’area inerente al fossato e alla spiaggetta antistanti il castello federiciano e mi riprometto di operare perché siano garantiti, anche tramite una corretta interlocuzione con la concessionaria, una adeguata fruizione della piazza d’Armi da parte del pubblico ed il rispetto dei diritti degli abitanti della zona”.

 

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